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SVIZZERAChe la vacanza abbia inizio (online): «Proteggetevi contro il cybercrimine»

23.10.17 - 07:00
Dietro la proposta assicurativa del Tcs, i consumi che cambiano: «Ormai nessuno prenota più in agenzia, ma da solo su internet»
Che la vacanza abbia inizio (online): «Proteggetevi contro il cybercrimine»
Dietro la proposta assicurativa del Tcs, i consumi che cambiano: «Ormai nessuno prenota più in agenzia, ma da solo su internet»

RIVERA - In fondo, è anche questo un viaggio. Su web si "naviga", non per caso: spostandosi da un posto all'altro nel mare magnum dei siti. Così, alla fine – o all'inizio? – è arrivato anche il Tcs, a proporre un'assicurazione che tutela dai rischi di un giro nella rete. Una spesa di 47 franchi, 55 per i non-soci, ed ecco una protezione internet per tutta la famiglia.

Oltre 5 milioni di utenti internet - Doveva succedere prima o poi, in un Paese come questo di navigatori: stavolta online. Il numero di utenti internet si è ormai stabilizzazo a 5¦300¦000: persone che da un paio d'anni si connettono almeno una volta a settimana. Perché però il Touring club, a prendere le difese di chi sconfina nel mondo digitale?

Sempre più acquisti online, sempre più viaggi - La risposta non è solo in una metafora, in una deriva semantica che scivola dal reale al virtuale. È nel fatto che, dati Eurostat processati da Contactlab, il numero di acquirenti sul web è in costante crescita. Oggi se ne contano 4 milioni 800mila all'anno. E che cosa comprano, di più? Vacanze, 34%. Trasporti, 43%: che per la più parte sono un po' la stessa costa, voli verso una località turistica.

La scomparsa degli intermediari - Maniere di consumo che cambiano. Ecco dunque perché il Tcs ha deciso di cavalcare l'onda, concetto che più chiaramente si rideclina con le parole del portavoce ticinese Renato Gazzola. «La scomparsa degli intermediari è certo un fenomeno evidente che ci ha spinto a offrire questo "Libretto protezione internet". La gente che prenota tramite agenzia è sempre meno. Si preferisce fare da soli online», riflette, spiegando i motivi di uno scarto rispetto a polizze più tradizionali legate a viaggi e turismo in senso stretto.

«È la gente che ce lo chiede» - «Sono stati diversi soci a chiedercelo. È vero, la nostra missione è proteggere chi viaggia. E infatti già proteggiamo, per esempio, l'uso fraudolento delle carte di credito all'estero. Oggi è un fatto che si acquista sempre di più in internet e che tanti navigano proprio alla ricerca delle offerte più vantaggiose per una vacanza». Che comincia online, mentre si reperiscono informazioni e ammirano panorami, prestandosi inconsapevoli al rischio di abusi.  

 

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