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SVIZZERAIl clima ha messo la frutta a dura prova

18.10.17 - 13:57
Il gelo primaverile prima, la calura estiva poi sono la causa dei risultati piuttosto magri in paragone al passato
Keystone
Il clima ha messo la frutta a dura prova
Il gelo primaverile prima, la calura estiva poi sono la causa dei risultati piuttosto magri in paragone al passato

BERNA - Il gelo primaverile prima, la calura estiva poi. Quest'anno le condizioni climatiche non hanno certo agevolato i raccolti di frutta, risultati piuttosto magri in paragone al passato. Lo riferisce l'Associazione Svizzera Frutta all'interno della sua rivista.

La fine di ottobre, entro la quale la maggior parte dei produttori termina il proprio raccolto, si sta avvicinando ed è dunque già possibile stilare un bilancio della difficile stagione in via di conclusione.

Solo un aumento delle importazioni ha permesso di compensare la carenza di produzione interna. Ad esempio, per non danneggiare i consumatori, è stato concesso un maggior contingente di fragole provenienti dall'estero. Per quanto riguarda questo frutto, la quantità accumulata è di circa il 21% inferiore alla media degli ultimi cinque anni e di un terzo sotto il totale del 2014.

In marcato declino anche mirtilli e ribes. Non è andata meglio alle ciliegie, per cui il calo in confronto ai cinque anni precedenti è stato del 31% e pure la qualità non è sempre stata all'altezza. Stando a quanto affermato da Hubert Zufferey, collaboratore dell'Associazione Svizzera Frutta citato nella rivista, un notevole scarto tra le tonnellate effettivamente raccolte (1454) e quelle inizialmente stimate (800) ha inoltre originato una commercializzazione non soddisfacente del prodotto.

Meglio del previsto, pur restando su livelli bassi, la situazione delle albicocche, soprattutto nelle regioni dove è stato possibile lottare contro il gelo tramite irrigazione a pioggia.

Si smarcano invece dalla tendenza generale lamponi e more, che hanno beneficiato del clima estivo e dell'incremento delle superfici di produzione. I primi hanno raggiunto quota 1797 tonnellate, ossia un terzo in più della media a lungo termine, mentre le seconde sono aumentate del 2% rispetto all'anno scorso.

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