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SVIZZERA«Ho mentito pur di avere una casa»

15.06.17 - 10:01
Uno svizzero su 7 lo fa per apparire l'inquilino perfetto: «Ormai trovare un appartamento è difficile quanto trovare un lavoro»
«Ho mentito pur di avere una casa»
Uno svizzero su 7 lo fa per apparire l'inquilino perfetto: «Ormai trovare un appartamento è difficile quanto trovare un lavoro»

Casa a ogni costo

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - Ginevra, Losanna, Zurigo. Qui, trovare la casa giusta da prendere in affitto, che sia compatibile e con le proprie esigenze familiari e con il portafoglio, è ormai una chimera. Al punto che, ormai, si è costretti a far di necessità virtù: anche se il termine, stavolta più di altre, poco si addice al (mal)costume che si è giunti ad adottare, pur di accaparrarsi un tetto. Una persona su sette mente al proprio potenziale padrone di casa. Asseconda i suoi gusti, finge di essere l'inquilino perfetto.

Animali domestici? Nessuno. Fumo? Macché, mai avuto il vizio. Secondo un sondaggio di comparis.ch, che a maggio ha commissionato interviste a 1.011 inquilini, il 15% ha già fornito informazioni false o incomplete, almeno una volta. Non solo: l'80% di questi lo rifarebbe senza darsi grosso pensiero. Riprovevole attitudine alla disonestà? Più che altro, comprensibile istinto di sopravvivenza, in un mondo dove anche la ricerca di un appartamento è diventata una sfida. Il 38% riconosce che, specie in città, trovare la casa dei sogni è quanto meno molto difficile e gli stratagemmi, di qualsiasi natura, non sono più da tenere alla larga da sé.

La reticenza e la menzogna, prevedibile, si concentrano là dove i problemi sono maggiori. Ecco dunque che sono ginevrini e losannesi a farsi meno scrupoli. Ma è anche una questione culturale, dopo tutto. Nonostante non se la passino meglio, gli svizzero tedeschi si dimostrano più corretti. A Basilea è solo 16% ad aver omesso dettagli fastidiosi, a Zurigo il 13% e a Berna il 12%.  

Ma qual è l'identikit del bugiardo? Come sempre, si tratta di un fenomeno cosiddetto «trasversale», ma un notevole discrimine si trova nell'età. Sono spesso i più giovani, fascia fra i 18 e i 39 anni, a tacere del tutto o in parte; oppure a mistificare la realtà. Eppure «non è consigliabile fornire indicazioni false - riflette e suggerisce Nina Spielhofer, portavoce Immobili e Abitare di comparis.ch - Possono venire alla luce con il variare delle circostanze. Le piccole imperfezioni nel dossier dell'affittuario possono essere compensate da una buona impressione di persona durante la visita».

Dove si tende ad arrivare per lo più impreparati, dal punto di vista estetico. Il 36% non si cura dell'abito e si presenta nella maniera in cui si veste quando è in casa. Il 32%, invece, sceglie una mise "seria", come se si stesse dirigendo a un colloquio di lavoro; e infatti «ormai il processo di candidatura per un appartamento assomiglia sempre più a quello per un nuovo posto di lavoro». Il 29% opta per la via di mezzo: una tenuta sportiva ma elegante, più del solito. Il 3%, infine, punta tutto sull'aspetto e lo esibisce, rendendosi sexy e anzi provocante.

E così cadendo in fallo, almeno a Losanna e Ginevra, dove serietà ed eleganza sono molto apprezzate da chi sta dall'altra parte (46% e 45% rispettivamente). «In queste due città il processo di candidatura è percepito come più duro, per questo si punta sull'abbigliamento opportuno per lasciare una buona impressione - spiega Nina Spielhofer - Una tenuta poco consona e un aspetto trascurato possono ridurre notevolmente le possibilità in un mercato immobiliare senza esclusione di colpi».

A Ginevra, il 53% giura che il processo di candidatura per l'appartamento in cui vive è stato «duro». A Losanna il 47%, Zurigo il 40%. Seguono, però parecchio indietro, Lucerna (27%), Winterthur (24%) e Bienna (23%).  

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