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CANTONEQuando il legno diventa protetto la chitarra cambia ricetta

26.05.17 - 06:01
Per via di regolamentazioni internazionali le leggendarie “Strato” della Fender non saranno più come una volta. Il liutaio ticinese: «Più che altro scelta di marketing»
Fender
Quando il legno diventa protetto la chitarra cambia ricetta
Per via di regolamentazioni internazionali le leggendarie “Strato” della Fender non saranno più come una volta. Il liutaio ticinese: «Più che altro scelta di marketing»

LUGANO - Quelle chitarre lì le ha suonate gente come Hendrix, Clapton e Mark Knopfler. Ma ormai Fender ha deciso: la ricetta alla base (fra gli altri) della sua famosissima Stratocaster non sarà mai più la stessa.

Palissandro protetto... - Il motivo? Un legno, il palissandro, che viene largamente utilizzato dall'industria degli strumenti musicali per realizzare le superfici (in gergo tastiere, ndr.) dei manici di chitarre e bassi è entrato a partire dal 2 gennaio 2017 nella lista delle specie protette del Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites).

... e complicazioni burocratiche - Una novità che ha complicato parecchio le cose, soprattutto per le aziende che commerciano su scala internazionale: ogni singolo strumento prodotto con il suddetto legno per essere sdoganato deve essere accompagnato dal suo bel certificato che ne garantisca la provenienza certificata e “in regola”.

Chi si adegua e chi... no! - C'è chi ha reagito bene – sobbarcandosi la mole di burocrazia per mettersi in regola con il Cites – e chi ha rinunciato a vendere strumenti con il palissandro fuori dai suoi confini. Fender, azienda leader del settore, ha optato per una piccola grande rivoluzione depennando il suddetto legno e sostituendolo con varianti esotiche (ebano e pau ferro) e più costose. Insomma, non è che le chitarre spariranno ma, se non altro, saranno un pochino diverse.

Il liutaio ticinese: «Come l'olio di palma nei biscotti» - Una mossa virtuosa e ecosostenibile? Più o meno, come ci spiega il liutaio Davide Garbujo del marchio ticinese Tribe: «Sono perlopiù questioni di marketing, in realtà basta mettersi in regola con il Cites come facciamo noi, utilizzando i tipi di palissandro permessi. È finita un po' come l'olio di palma nei biscotti, tolto più per motivi economici che legati alla salute: da quando è un legno protetto anche i produttori hanno alzato i costi». E le complicazioni burocratiche? «Io lo uso sul 90% degli strumenti e non ho mai avuto il minimo problema».

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