GIORDANIAWorld Economic Forum, al centro lavoro e sicurezza

AMMAN - La trasformazione generazionale, in una regione che vede il 31% senza lavoro, è il tema centrale del World Economic Forum sul Medio Oriente e il Nord Africa, aperto oggi sul Mar Morto, in Giordania, da re Abdallah.

Il discorso inaugurale è stato tenuto dall'erede al trono, principe Hussein, che ha denunciato "il potere corrosivo" dell'Islam estremista, capace di attirare i giovani verso "la violenza, l'intolleranza e la regressione". L'altra sponda, ha aggiunto Hussein, è quella della "moderazione, che vede le nostre identità musulmane e arabe in pace con la modernità e il progresso, una realtà a cui possiamo contribuire positivamente".

Argomenti al centro del dibattito in questo 16/o forum dedicato alla regione saranno anche le crisi umanitarie, le sfide per la creazione di lavoro, il gap tra i sessi che ostacola la competitività e l'inclusione, il futuro della Siria e dell'Iraq e le riforme politiche ed economiche.

Tra gli interventi clou della giornata quello del re spagnolo Felipe VI, che ha posto l'accento sulla necessità di una maggiore cooperazione internazionale per lo sviluppo economico e per combattere le minacce alla sicurezza. "Non possiamo isolare queste minacce e le sfide che abbiamo davanti - ha detto Felipe - e non possiamo affrontarle da soli, perché sono più pervasive e agili che mai, viaggiano più velocemente e ignorano ogni confine nazionale e regionale".