Il maltempo spinge verso l'alto i prezzi delle verdure importate: le melanzane hanno già superato gli 8 franchi, le zucchine sfiorano i 7
LUGANO - Le melanzane ormai viaggiano verso i 9 franchi al chilo: 8,40 ieri alla Coop, ma il rischio che aumentino ancora è più di una speculazione. Le zucchine fanno 6,95, qui come al Denner dove si va per risparmiare; italiane o spagnole, non c'è differenza. Alla Migros, 500 grammi di peperoni misti vengono a 3,30 franchi, ma all'inizio di febbraio erano 3,80. Quanto esattamente costavano qualche settimana fa non viene detto; ma non servono numeri ufficiali, né grossi sforzi di memoria, per capire che i prezzi sono lievitati.
Niente spinaci: ma chi li comprerebbe? - Al punto che ne parla addirittura la stampa americana più autorevole: segnalando, sulle pagine del Wall Street Journal, come mezza Europa sia alle prese con serie ristrettezze di verdura e i prezzi al consumo abbiano raggiunto soglie proibitive. Così, in Gran Bretagna, nell'ultima settimana di gennaio la vendita di zucchine, più sensibili agli aumenti di prezzo fuori stagione, si è più che dimezzata (-58%). La lattuga, invece, ormai viene razionata sopra gli scaffali; gli spinaci neanche si trovano più.
Meglio coltivare in casa la lattuga: +272% - Danimarca, Francia e Olanda lamentano problemi con i broccoli (4,80 Migros; 4,95 Coop), i cavolfiori (4,20 Migros; 3,95 Denner), i cavoli, le melanzane e i peperoni. In Germania i listini segnano un +18% e, per tornare al Regno Unito, la gente decide di provare a coltivare l'insalata in casa: +272% di sementi acquistate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a fronte di cespi di lattuga che costano 1,75 sterline l'etto (2,40 franchi al pezzo Migros; 2,50 Coop).
Incrementi fino al 20% - Che succede? Succede che il maltempo nel sud dell'Italia e in Spagna, da dove proviene l'80% della merce venduta in Europa durante l'inverno, ha pregiudicato il raccolto, tagliato le esportazioni; e la legge della domanda e dell'offerta non ha lasciato scampo ai consumatori. «In generale, in gennaio i nostri fornitori hanno aumentato i prezzi di alcuni articoli del 5-6%, arrivando ad incrementi che sfiorano il 20% su prodotti come zucchine, melanzane, broccoli, spinaci, cavolfiori e lattughe», conferma Luca Corti per Migros Ticino.
Qui soffre il formentino - «Nonostante le cattive condizioni meteorologiche degli ultimi tempi, fortunatamente Coop non ha riscontrato problemi di approvvigionamento», rileva d'altra parte Francesca Destefani per Coop, confermando che «i prezzi della maggior parte delle verdure importate si situa al di sopra del livello normale». Non resta dunque che provare a rivolgersi alla produzione locale, dove a risentire del meteo, per ora, è soltanto il formentino, 19 produttori locali su tior.ch.
A rischio le nostre insalate - «I quantitativi sono inferiori rispetto al solito: le temperature basse hanno condizionato anche la produzione in serra, che è un po' in ritardo», dice Paolo Bassetti, segretario della Federazione orto-frutticola ticinese. Per il resto, «qui la stagione delle colture all'aperto inizia adesso. Le prime insalate stanno cominciando a essere messe a dimora nei campi in questi giorni». Dita incrociate: «Magari succede come lo scorso anno e nevica il 5 marzo».
Andrà meglio: ma forse solo ad aprile - Allora sì che sarebbe un guaio, per punti vendita che si fanno fregio della produzione indigena. Tranquillizza Migros: «Da settimana prossima, l’emergenza climatica dovrebbe essere superata». Sulla stampa internazionale, le previsioni sono un po' diverse. Giurano che non andrà meglio fino ad aprile.