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Nato «per hobby», oggi sorregge quasi tutto il web ed è la base di Android. L'esperto: «Il segreto del suo successo? L'accessibilità»
HELSINKI - Era il 25 agosto 1991 quando il 22enne finlandese Linus Torvalds, postava sul web la sua richiesta d'aiuto: «Sto provando a fare un sistema operativo (gratuito), è solo una cosa per hobby, non sarà mai niente di veramente professionale, ho bisogno del vostro feedback». Non avrebbe mai potuto immaginare che, 25 anni dopo, Linux (questo il nome della sua creatura), avrebbe avuto un tale impatto sul mondo dell'informatica e non solo.
Gratuito sì, ma anche "aperto" e completamente modificabile. Un cambio radicale di paradigma rispetto a Windows e Mac OS. «Indendiamoci, a ottobre del 1991 usciva solamente il "kernel" o "nucleo" del sistema, il resto sarebbe arrivato solo più avanti», ci spiega il Dr. Alberto Ferrante, ricercatore presso la Facoltà di scienze informatiche dell'Usi, «su questo "cuore" poi sono state costruite diversi sistemi operativi (anche commerciali) con caratteristiche proprie e pensati per situazioni specifiche: dai computer da ufficio fino a server, tablet e cellulari».
Aperto significa non solo versatile, ma anche accessibile: «Oltre alla gratuità Linux ha un'altra caratteristica fondamentale: può essere studiato e modificato liberamente. Questo ha contribuito enormemente alla sua diffusione e l'ha reso estremamente popolare e utilizzato/supportato da tantissimi sviluppatori in tutto il mondo».
Oltre ai personal computer "da ufficio" quali sono sono i suoi utilizzi? «Sono numerosissimi e vanno da cose più tecniche come i server internet e i modem/router fino ai cellulari... Vi dice qualcosa Android? Ecco, è basato proprio su Linux ed è probabilmente la sua incarnazione più diffusa».
Sempre su Linux sono stati sviluppati sistemi operativi (come Raspberry Pi) pensati per insegnare giovani e giovanissimi a programmare e sviluppare. Altre versioni gratuite sono state la base software dei programmi di informatizzazione dei paesi in via di sviluppo. Insomma, un impatto colossale, per un progetto dalle origini assai umili.
Oggi anche Microsoft, che si è costruita grazie a Windows, regala il suo sistema operativo, questo cambiamento è anche grazie alla visione avuta da Torvalds 25 anni fa? «Francamente la mia opinione personale è che i motivi che hanno spinto le grandi multinazionali a fare quelle scelte riguardo ai loro sistemi operativi siano altri. Sicuramente Linux, assieme a tutto il movimento dell'Open Source, ha contribuito a un certo tipo di cambio di mentalità rispetto alla gratuità e all'apertura in molti ambiti. Penso anche solo ai file di Office che ora sono salvati di default in un formato aperto».
