Una petizione già firmata da 13mila clienti chiede di rinunciare alla linea di abbigliamento dell'aspirante presidente Usa, attualmente in vendita sul portale.
SEATTLE - Cappelli, magliette, libri: perfino giochi da tavolo, griffati Donald Trump. Un click e Amazon te li spedisce a casa: ma ancora per poco, forse. Probabile che il gruppo presto decida di rinunciarvi, eliminando i prodotti dall'assortimento online: a causa di una vera e propria sollevazione popolare contro «il profitto dell'odio».
Oltre 13mila le firme già raccolte: consumatori che hanno abbracciato la petizione lanciata dal gruppo per la difesa dei diritti delle donne UltraViolet, che ha chiesto a Jeff Bezos di smettere di incentivare «il sessismo, il razzismo e la xenofobia di Donald Trump» mettendo in vetrina la sua linea di abbigliamento. Fra loro, anche 5mila clienti Prime, che stanno mettendo sotto pressione il ceo affinché non sostenga più «l'impero Trump».
«Jeff Bezos deve ascoltare i suoi clienti, dimostrare che Amazon non trae profitto dall'odio, e prendere misure immediate affinché il nome di Trump sia eliminato dalla piattaforma», si legge nella lettera allegata. Se la richiesta venisse accolta, Amazon non sarebbe il primo rivenditore a tagliare i ponti con Trump: negli Stati Uniti già i grandi magazzini Macy hanno smesso di vendere dopo i suoi commenti sugli immigrati messicani.