Nel 2013 il 51% della corrente proveniva da fonte idrica, contro un 41% nel 2011
BERNA - L'elettricità consumata in Svizzera è sempre più verde. Nel 2013 il 51% della corrente proveniva da fonte idrica, contro un 41% nel 2011. Quella di origine nucleare ammontava al 30%, in calo di 11 punti percentuali rispetto al rilevamento precedente. È quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dall'Ufficio federale dell'energia (UFE).
La quota rappresentata dalle nuove energie rinnovabili (solare, eolica, biomassa e piccole centrali idrauliche) è in crescita dall'incidente alla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. È passata dal 2,2% nel 2011 al 3,8% nel 2013. Solo una piccola parte dell'elettricità distribuita in Svizzera proveniva da rifiuti (1,2%) e vettori energetici fossili (0,8%).
Lo progressione della corrente verde è ancora più marcato se la comparazione viene effettuata su un periodo più lungo, aggiunge l'UFE. Nel 2005 solo il 34% dell'energia fornita proveniva da fonti rinnovabili. Nel 2013 tale percentuale saliva quasi al 55%.
Infine, il 13% della corrente proveniva nel 2013 da vettori energetici non omologabili. Si può presupporre - precisa l'UFE - che l'energia idroelettrica prodotta in Svizzera sia stata venduta all'estero e che, come contropartita, sia stata acquistata dell'elettricità proveniente per lo più da fonti fossili e nucleari sul mercato internazionale.