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SVIZZERARoaming internazionale, evoluzione a tappe

19.11.14 - 14:51
È quanto si evince dal rapporto sulle telecomunicazioni 2014 adottato oggi dal Consiglio federale
Roaming internazionale, evoluzione a tappe
È quanto si evince dal rapporto sulle telecomunicazioni 2014 adottato oggi dal Consiglio federale

BERNA - La determinazione di tetti massimi per il prezzo del "roaming" internazionale non è per domani. È quanto si evince dal rapporto sulle telecomunicazioni 2014 adottato oggi dal Consiglio federale, in cui si prevede un'evoluzione a tappe del settore. La consigliera federale Doris Leuthard dovrà presentare un progetto entro la fine del 2015.

La revisione della legge sulle telecomunicazioni si farà quindi in varie fasi. In un primo momento, il Governo intende concentrarsi su quegli elementi che devono essere ancorati rapidamente nella legge.

Per quanto attiene alle tariffe quando si telefona o si naviga su internet all'estero, il Consiglio federale si oppone alla fissazione di prezzi massimi.

Il governo intende concentrarsi nel sistema del Local Break Out (LBO) che permette al cliente di scegliere un operatore della rete mobile locale all'estero. Se in un prossimo futuro tale sistema dovesse imporsi in Europa, ma non in Svizzera, allora il Consiglio federale potrebbe intervenire mediante una modifica di legge.

Solo Swisscom ha finora fatto questo passo, mentre le concorrenti Sunrise e Orange nicchiano. Un'altra pista studiata è l'obbligo imposto agli operatori di fatturare la prestazione al secondo.

Il Consiglio federale intende anche lottare contro le offerte di servizi raggruppate, permettendo invece ai consumatori di scegliere ogni singolo servizio a seconda delle esigenze e della convenienza.

La revisione della legge dovrebbe inoltre vietare il prolungamento tacito dei contratti di telefonia. Il Consiglio federale vuole pure inasprire le disposizioni per lottare contro la degenerazione di talune pratiche di pubblicità telefonica, soprattutto, per poter intervenire in modo più efficace nel caso di chiamate provenienti dall'estero indicanti numeri falsi ("spoofing").

Per quanto riguarda Swisscom, la sua privatizzazione non è per ora all'ordine del giorno. Tuttavia, questa opzione non è accantonata per sempre: molto dipenderà dall'evoluzione dell'azienda e dei suoi mercati. Una decina di anni fa, il Consiglio federale aveva espresso il desiderio di separarsi dall'ex regia federale, di cui detiene il 51,22% del capitale.

Il governo vorrebbe inoltre ampliare il margine di manovra della Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) affinché quest'ultima possa attivarsi d'ufficio quando constata una violazione manifesta delle disposizioni. Ciò consentirebbe alla ComCom di intervenire con maggiore efficacia nel campo delle tariffe di terminazione mobile e in materia di prezzi d'interconnessione per i numeri 058.

ats

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