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«Vogliamo sapere cosa possiamo fare», ha dichiarato il responsabile della branca londinese dell'azienda di trasporto privato low cost
LONDRA - Uber è pronta a venire incontro alle ingiunzioni del Comune di Londra pur di ottenere l'annullamento della preannunciata revoca della sua licenza nella capitale britannica. Lo ha detto il responsabile della branca londinese dell'azienda di trasporto privato low cost, Tom Elvidge, sullo sfondo di uno scambio di segnali incrociati di dialogo.
«Vogliamo sapere cosa possiamo fare», ha dichiarato Elvidge al Times, dicendosi pronto a incontrare il sindaco laburista Sadiq Khan e i vertici dell'autorità municipale dei trasporti pubblici (TFL).
Il sindaco da parte sua ha sottolineato - in risposta a una petizione popolare online contro la revoca promossa da Uber e firmata in un paio di giorni da circa 650'000 utenti - che ci sono 21 giorni di tempo per esaminare il ricorso dell'azienda e che comunque essa potrà operare «fino a quando ogni procedura di revisione (della decisione) sarà esaurita». Un messaggio analogo è giunto poi via Twitter da TFL, che contesta alla società americana dei 'taxi online' violazioni sulla sicurezza e sul diritto del lavoro, nonché sul possibile uso di software per l'aggiramento della normativa stradale.
Il sempre più popolare leader del Labour britannico, Jeremy Corbyn, si è schierato intanto al fianco di Khan dai microfoni della Bbc, chiedendo a Uber di garantire anche «paghe più eque» agli autisti, ma ha aggiunto d'essere convinto che l'azienda possa ancora «rimediare». E continuare a garantire «un servizio conveniente al pubblico nel rispetto delle regole».
