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CINAGli appetiti cinesi, in Svizzera e altrove

27.06.17 - 17:43
La Confederazione è una destinazione prediletta
Keystone
Gli appetiti cinesi, in Svizzera e altrove
La Confederazione è una destinazione prediletta

PECHINO - Alle aziende cinesi non mancano i mezzi finanziari volti a recuperare il ritardo in tutti i settori. Nel 2015, hanno investito 61 miliardi di dollari in fusioni e acquisizioni all'estero, vale a dire il sestuplo di dieci anni prima. La Svizzera è una destinazione prediletta.

Secondo un'inchiesta di Swissinfo, l'appetito cinese di imprese svizzere è molto eclettico: alberghi (Palace di Lucerna), trasporti aerei (Swissport), marketing sportivo (Infront), commercio (Mercuria, Addax), orologi (Eterna, Corum), industria metallurgica (Swissmetal), perfino le famose borracce di alluminio Sigg. Una lista per difetto.

Quanto a ChemChina, il gigante cinese nel 2015 ha messo le mani sul costruttore italiano di pneumatici Pirelli (7,4 miliardi di euro). Nella sola Italia la Cina ha annunciato 20 miliardi di investimenti. Ha anche annunciato l'acquisizione del produttore tedesco di macchine utensili KraussMaffei (925 milioni di euro). Alla ricerca di diversificazione, ha rilevato fra le altre cose una quota del 12% della società di trading nelle materie prime Mercuria, con sede a Ginevra.

Nel 2016 i due paesi europei che hanno attratto più investimenti dalla Cina sono stati la Germania (12,1 miliardi di dollari) e il Regno Unito (9,9 miliardi), che insieme corrispondono al 46% degli investimenti totali cinesi in Europa.

Ma sembra l'Africa, più ancora che il Vecchio continente, l'obiettivo principale dei Cinesi. Dal 2000, dopo la creazione del Forum Economico Cina-Africa, Pechino ha stabilito come obiettivo primario il finanziamento dei paesi che hanno carenza di infrastrutture primarie, come strade, ponti, scali portuali, ferrovia, petrolio... senza intromissioni dirette nella politica interna degli Stati.

Nel 2013 la società cinese Zendai Property Limited ha dichiarato che era in costruzione una città da 8 miliardi di dollari, fuori Johannesburg. La città si chiamerà Modderfontein New City. Diventerà de facto il quartier generale delle imprese cinesi che attualmente stanno investendo in Africa.

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