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Secondo una sentenza del Tribunale commerciale di Zurigo la banca dovrà pagare circa 300'000 franchi a un cliente
ZURIGO - L'abolizione della soglia minima di cambio tra euro e franco costa caro a Saxo Bank Svizzera. Secondo una sentenza del Tribunale commerciale di Zurigo la banca dovrà pagare circa 300'000 franchi a un cliente, su cui intendeva scaricare le perdite legate alla decisione della Banca nazionale svizzera (BNS).
Nei secondi successivi all'abolizione della soglia franco-euro, intervenuta alle 10.30 del 15 gennaio 2015, Saxo aveva fatturato ai clienti 1,18 franchi per euro. Il rapido calo dei corsi aveva portato automaticamente a vendite di posizioni della valuta europea. Il cliente che ha promosso la causa, una società zurighese che si occupa di gestione patrimoniale, aveva percepito sul suo conto un credito di 283'000 franchi.
Poco più tardi, la banca gli inoltrò un messaggio di posta elettronica informandolo che a causa dell'eccezionale situazione di mercato sarebbero state svolte delle verifiche e delle modifiche di tutte le transazioni. A mezzanotte Saxo annunciò un adeguamento dei prezzi a 0,9625 franchi per euro, facendo risultare uno scoperto di 1,1 milioni di franchi sul conto del cliente.
Il tribunale ha ora condannato Saxo al pagamento di 283'000 franchi, degli interessi pari al 5%, di un risarcimento dei costi d'avvocato di 28'200 franchi nonché delle spese processuali.
«I successivi adeguamenti dei prezzi non erano corretti», scrive la corte nella sua sentenza, la cui pubblicazione di ieri è stata resa nota oggi da "Tages-Anzeiger" e "Der Bund". «A tutti gli operatori del mercato coinvolti era chiaro fin da subito che l'intervento della BNS sui mercati valutari rappresentava solo una misura temporanea», aggiunge il tribunale.
Saxo Bank Svizzera ha fatto sapere che rinuncia alla possibilità di ricorrere, poiché non lo ritiene «opportuno». Precisa inoltre che lo scorso anno ha provveduto ad effettuare accantonamenti di 2,3 milioni di franchi per eventuali ulteriori cause legali dovute alle turbolenze valutarie.
La banca non ha voluto invece fornire informazioni sull'esistenza di altre azioni legali o clienti coinvolti. In Danimarca Saxo Bank ha vinto tre cause simili. Questa sentenza potrebbe invece rappresentare un precedente in Svizzera.
