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STATI UNITITrump lancia la guerra del legno al Canada

25.04.17 - 21:57
La prima dichiarazione di guerra commerciale del nuovo Presidente colpisce i cugini canadesi, in attesa di una rinegoziazione dell'Accordo nordamericano per il libero scambio
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Trump lancia la guerra del legno al Canada
La prima dichiarazione di guerra commerciale del nuovo Presidente colpisce i cugini canadesi, in attesa di una rinegoziazione dell'Accordo nordamericano per il libero scambio

WASHINGTON - Finora i principali bersagli commerciali del presidente statunitense Donald Trump erano stati la Cina e il Messico, ma la prima dichiarazione di guerra commerciale colpisce i cugini canadesi, in attesa di una rinegoziazione dell'Accordo nordamericano per il libero scambio (Nafta).

La sua amministrazione intende imporre con valore retroattivo una tariffa doganale sino al 20% sull'import di legname canadese da costruzione, usato normalmente per edificare case unifamiliari. Una mossa che colpisce un giro di affari di circa 5 miliardi di dollari (grosso modo la medesima somma in franchi).

E minaccia di fare altrettanto contro i prodotti lattiero-caseari. "Il Canada ha reso l'attività dei nostri produttori di latte del Wisconsin e di altri stati frontalieri molto difficile. Non lo tollereremo. Lo vedrete", ha twittato il tycoon. Colpendo intanto il legno canadese, Trump rispolvera un dossier vecchio, che divide i due Paesi da oltre 30 anni.

I produttori statunitensi accusano i colleghi canadesi di esportare i loro materiali ad un prezzo più basso dei loro grazie ai sussidi statali. "Il Canada non è un buon vicino nel commercio", ha sostenuto il segretario al commercio Wilbur Ross in un briefing alla Casa Bianca, difendendo i futuri dazi punitivi, che se da un lato soddisfano i produttori di legno americani, dall'altro inquietano il settore delle costruzioni, che teme un aumento dei prezzi delle case di oltre il 10%. "Non credo che ci sarà una guerra commerciale col Canada", ha aggiunto.

Ma il premier canadese Justin Trudeau ha già reagito, ammonendo che entrambi i Paesi potrebbero soffrire in seguito all'"ispessimento" dei confini. Il leader del partito liberale ha ricordato che i due Paesi sono economicamente interconnessi ma che la relazione non e' a senso unico. Trudeau ha anche sottolineato che milioni di posti di lavoro americani dipendono dal tranquillo flusso di merci, servizi e persone attraverso la frontiera.

Il governo degli Usa ha ceduto alle "pressioni della potente lobby forestale degli Stati Uniti ripiegando verso il protezionismo", ha denunciato Alexandre Cusson, vice presidente dell'Unione della municipalità del Québec, secondo cui l'impatto finanziario potrebbe superare i 200 milioni di dollari per la solo industria del settore locale.

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