Ha ricevuto a Roma il riconoscimento Awards 231 per la categoria “Etica e Ambiente” con il progetto AWA Modula.
LUGANO/ROMA - Se n'era parlato durante i mesi di Expo 2015, perchè è lì che si era presentata: una start up nata in Ticino che realizza macchinari in grado di trasformare l'aria che respiriamo in acqua. Il tutto con costi energetici ridotti.
Ebbene la startup svizzera SEAS - Société de l’Eau Aérienne Suisse ha ricevuto il riconoscimento Awards 231 per la categoria “Etica e Ambiente” con il progetto AWA Modula.
Il premio è stato ritirato a Roma nei giorni scorsi da Lucia Cattani, Direttore Ricerca & Sviluppo della società.
“La SEAS SA – si legge nella motivazione del premio - ha dimostrato grande attenzione al tema dell’ambiente realizzando AWA Modula, un rivoluzionario sistema integrato in grado di produrre ovunque e in qualunque condizione, filtrando l'umidità dall'aria, un bene primario, essenziale: l'acqua. Alimentabile con energie rinnovabili, l’innovativo sistema ideato dalla start-up ingegneristica ha creato le condizioni per realizzare un obiettivo difficile e apparentemente impossibile: portare l'acqua potabile - indispensabile non solo per la salute delle persone ma anche per i processi produttivi, base per il sostentamento di qualsiasi comunità – in qualunque parte del mondo”.
Il sistema dunque è in grado di catturare l’umidità presente nell’atmosfera e trasformarla in acqua potabile. La tecnologia è applicabile ovunque, senza bisogno di avere bacini di acqua già esistenti da trattare (mare o fiumi, laghi e acque reflue). E permette di avere a disposizione una fonte praticamente inesauribile di acqua, esattamente dove necessita, in modo semplice e veloce, riducendo il bisogno di costose infrastrutture e manutenzione o di trasporti inquinanti. La tecnologia ha già trovato stata applicazione in America Latina (Messico, Perù, Ecuador), Isole Caraibiche, Nord Africa, Sud Africa, Libano, Emirati Arabi.