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ITALIAMaxi truffa alla Carige, condannata la 'Banda Berneschi'

22.02.17 - 21:16
L'ex presidente per 25 anni padre-padrone dell'istituto è stato condannato a otto anni e due mesi
Maxi truffa alla Carige, condannata la 'Banda Berneschi'
L'ex presidente per 25 anni padre-padrone dell'istituto è stato condannato a otto anni e due mesi

GENOVA - La parabola di un'era per Banca Carige si chiude con un macigno. Giovanni Berneschi, ex presidente della banca ed ex vice presidente dell'Associazione bancaria italiana, per 25 anni padre-padrone dell'istituto, è stato condannato a otto anni e due mesi, due anni in più rispetto a quanto chiesto dal pm Silvio Franz al processo per la maxi truffa al ramo assicurativo della banca che vedeva imputate otto persone. Ad architettarla, secondo l'accusa, erano stati Berneschi e Ferdinando Menconi, ex ad delle assicurazioni di Carige.

Per Berneschi, che venne arrestato nel maggio del 2014, il tribunale ha anche disposto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, la confisca dei beni per un valore di oltre 26 milioni e la libertà vigilata a fine pena.

Secondo le accuse mosse dalla Guardia di Finanza, Berneschi e Menconi avevano fatto acquistare al ramo assicurativo della banca immobili e quote societarie di imprenditori compiacenti a prezzi gonfiati, tramite perizie artefatte, per reinvestire le plusvalenze all'estero, in Svizzera in particolare, attraverso società schermo. La truffa avrebbe fruttato a Berneschi e agli altri imputati circa 22 milioni. Una indagine lunga e complessa per un processo che è durato poco meno di un anno. "A lasciarli in mutande - commenta una qualificata fonte investigativa - è stata la stessa Svizzera che nell'ultimo anno ci ha fornito tutti i documenti da cui si evinceva chi c'era veramente dietro i conti cifrati e le varie società".

Il processo per la maxi truffa ai danni del ramo assicurativo Carige Vita Nuova si conclude con il riconoscimento dell'impianto accusatorio della procura e la condanna di tutti gli imputati: sette anni per Ferdinando Menconi, ex amministratore delegato del ramo assicurativo, e la confisca di oltre 26 milioni; cinque anni e otto mesi per il commercialista Andrea Vallebuona, multa da 20 mila euro e confisca per 130 mila euro; nove anni e due mesi per l'imprenditore Sandro Maria Calloni, e la confisca di oltre 4 milioni di euro; otto anni e sei mesi per l'imprenditore Ernesto Cavallini, e confisca dei beni per 30 milioni; un anno e due mesi per il commercialista Alfredo Averna, un anno e un mese per il notaio Piermaurizio Priori, e un anno e due mesi per l'avvocato Ippolito Giorgi di Vistarino. Berneschi e Vallebuona sono stati condannati anche al pagamento di una provvisionale, per le parti civili, di un milione e 800 mila euro. Per Menconi, Calloni e Cavallini c'è anche l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Francesca Amisano, nuora di Berneschi, aveva patteggiato la pena a 2 anni e 3 mesi oltre alla confisca di beni per un totale di 1,3 milioni di euro.

Soddisfatto il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, presente in aula alla lettura del dispositivo. "Il tribunale ha riconosciuto l'impianto della procura. Questo è stato uno dei più grossi processi sul mondo finanziario fatto a Genova e il merito è del lavoro della Guardia di Finanza, dei pm Silvio Franz e Nicola Piacente e della Banca d'Italia, che si accorse delle anomalie".

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