SVIZZERA / SUD COREAABB denuncia: «100 milioni persi per attività criminali»

SEUL - L'azienda tecnologica ABB ha scoperto presso la sua filiale nella Corea del Sud un importante caso di malversazione e appropriazione indebita. È stata aperta un'inchiesta e il caso inciderà sui risultati del 2016.

Il gruppo con sede a Zurigo, che all'inizio di febbraio aveva pubblicato i sui risultati provvisori, precisa oggi in una nota di attendersi un impatto per un importo stimato a 100 milioni di dollari prima delle imposte (stesso importo in franchi).

ABB si è accorta delle irregolarità finanziarie in seguito alla scomparsa il 7 febbraio scorso del tesoriere della filiale sudcoreana. Quest'ultimo è sospettato di aver falsificato documenti e collaborato con terzi per appropriarsi di denaro della società, si legge in un comunicato odierno.

L'impresa tecnologica, che coopera con le autorità penali, come pure con la polizia locale e l'interpol, ha subito aperto un'inchiesta con esperti indipendenti, prosegue la nota. Nella Corea del Sud il gruppo occupa circa 800 persone e ha realizzato nel 2015 un giro d'affari di 525 milioni di franchi.

La società ha immediatamente esaminato i suoi conti bancari nel mondo, constatando che il caso interessa solo la Corea del Sud. Cerca adesso di ridurre l'impatto sui conti e ha preso provvedimenti per recuperare i fondi, facendo appello alla giustizia e attraverso le assicurazioni.

Ciò ha rassicurato gli analisti che ritengono il caso «infelice», ma senza impatto a lungo termine. Alla Borsa svizzera il titolo ha avviato le contrattazioni stamani in leggero rialzo. È poi sceso leggermente sotto la linea di demarcazione, per poi risalire.

I risultati comunicati all'inizio del mese dovranno adesso essere rivisti. ABB dovrebbe pubblicare il rapporto annuale entro il 16 marzo. Il gruppo elettrotecnico aveva annunciato un fatturato di 33,8 miliardi di dollari, in calo del 5% su base annua e un utile netto in crescita del 2% a 1,963 miliardi di dollari.