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SVIZZERA+21% di fallimenti per insolvenza: Ticino in testa

16.02.17 - 10:15
Nel nostro cantone in gennaio si è registrata una progressione del +107%
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+21% di fallimenti per insolvenza: Ticino in testa
Nel nostro cantone in gennaio si è registrata una progressione del +107%

ZURIGO - Nel gennaio del 2017 sono state il 21% in più rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso le imprese che hanno cessato la loro attività per insolvenza. Parallelamente, sono nate il 5% in più di nuove società.

In gennaio, 423 datori di lavoro hanno dovuto chiudere i battenti perché non erano in grado di rimborsare i creditori, contro i 351 dell'analogo periodo dell'anno precedente, ha reso noto oggi Bisnode. I fallimenti per lacune nell'organizzazione (in base all'articolo 731b del Codice delle obbligazioni) hanno riguardato 156 società (+31% a ritmo annuale).

Più in dettaglio, è il Ticino che registra la maggiore progressione (+107%) delle liquidazioni per insolvenza. Seguono il nord-ovest della Svizzera (+53%), la Svizzera occidentale (+33%) e il sud-ovest del paese (+15%). Una minoranza di cantoni (NE, SO, SZ, ZG, AR, SH e VS) ha registrato un calo.

Per quanto riguarda la creazione di nuove imprese, globalmente il tessuto imprenditoriale svizzero ha segnato un aumento di 3303 nuove strutture in gennaio (+5%). Solo nell'Altopiano il numero delle nuove iscrizioni al registro del commercio è sceso dell'1%. In Ticino l'incremento è stato del 4%.

 

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COMMENTI
 

mgk 7 anni fa su tio
mi vien da scommetere un formicone che la maggor parte son made in italy

F/A-18 7 anni fa su tio
C'é troppa fuffa in giro, d'altra parte la colpa é anche di chi da lavori all'ultimo arrivato, non avrà mica inventato l'acqua calda l'ultimo arrivato o no ? una ditta solida ha decenni di attività ininterrotta alle spalle ed un bagaglio di esperienza che é impagabile, dopo di ché chi pensa di risparmiare dando il lavoro a dei signori nessuno nati l'altro ieri con ditte tipo tacioli sa oppure faedisfà sa oppure ancora swissciapalaindalcu sagl é chiaro che poi in quel posto lo prendi veramente.

tazmaniac 7 anni fa su tio
Chissà come mai....

Bandito976 7 anni fa su tio
Purtroppo é una tendenza che campeggia giá da qualche anno. Bisogna rendersi conto che c'é molta concorrenza e la moneta circolante é sempre meno. La gente in Ticino guadagna sempre meno e quindi il potere d'acquisto va all'estero. Le ditte che hanno i prezzi bassi sono destinate a chiudere. Qualche politico dovrebbe fare una riflessione. 2018 tocca alle banche.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Cosa intendi quando dici che la moneta circolante è sempre meno? Cioè... la BNS sta applicando una politica monetaria espansiva (per evitare l'apprezzamento del CHF)...

Kama 7 anni fa su tio
Chissà come mai in Ticino di più...tanto se falliscono i debiti li lasciano qua o riaprono dopo un anno con un altro nome.. dare con meno facilità l'autorizzazione ad prire nuove attività e fare più controlli no?

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Kama
-E quali controlli dovrebbero fare concretamente? -Generalmente le attività economiche non hanno bisogno di un autorizzazione e possono essere fatte anche sotto la forma giuridica di ditta individuale...... parlavi delle società? Io sono il primo che constata che c'è un problema di fallimenti discutibili con poi riaperture sotto un'altra società..... purtroppo la soluzione è tutt'altro che facile. Quello che noto però è che ci sono aziende che vendono prodotti e servizi senza assicurarsi la solvibilità del cliente e senza chiedere degli acconti. Anche i fornitori di beni e servizi dovrebbero fare più attenzione...

Kama 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Appunto richiesta di autorizzazioni, cosìche al momento della richiesta si verifichi per bene se il soggetto non ha appena fallito sotto altro nome o non sia pieno di debiti, in più dovrebbero presentare anche il casellario giudiziale del titolare e il certificato dell'uff. esecuzioni, non so se lo richiedono già ma non mi pare

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Kama
Attenzione, io non credo che sia necessariamente la soluzione migliore, e ti spiego perché.... La società, è una forma giuridica creata per promuovere l'economia. Infatti gli azionisti sono responsabili per la società solo per il capitale investito, e non totalmente responsabili come se investissero personalmente. Questo è stato in passato come pure oggi un grande incentivo per gli investimenti in attività economiche che ha portato e porta grandi benefici. La limitazione porta quindi un disincentivo negli investimenti in quanto se uno dovesse fallire perché gli affari sono andati male, sarebbe impossibilitato di creare in futuro qualsiasi società.... quindi se non hai fortuna non avrai più una seconda possibilità. Un altro motivo è che spesso gli azionisti sono diversi... Se una società ha 3 soci? Magari 2 hanno messo il capitale e uno l'amministra. È giusto che gli altri due azionisti siano penalizzati in futuro se la terza persona non è stata in grado di far funzionare una società? E se poi il fondatore non è il proprietario attuale? Questo sfuggirebbe al controllo. O si vuole creare un sistema burocratico mastodontico che fa un'indagine accurata ad ogni trapasso di azioni?? Il santo non varrebbe la candela..... Quindi forse la cosa migliore è che siano proprio le aziende a tutelarsi e scegliere meglio i clienti, come è sempre stato. L'anello debole di tutto questo sono i dipendenti... per fortuna in caso di fallimento i dipendenti sono i primi beneficiari della vendita della massa fallimentare della società. Come vedi il problema è molto complesso e una soluzione non ben ponderata rischierebbe di portare più effetti negativi che positivi....

Kama 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Si lo so, soprattutto in fiduciarie e grosse aziende c'é un via vai di membri, azionisti, soci ecc. ma di presidente o direttore ce n'é uno solo (con firma individuale intendo) quindi a quello nello specifico bisognerebbe fare controlli più approfonditi dato che sono poi loro che legalmente firmano i vari atti e decidono le sorti dell'azienda. Non sono un'esperta in materia ma sicuramente qualcosa si può fare in tal senso... Poi c'é tutto un discorso legato alle agevolazioni per aziende estere che delocalizzano sul nostro territorio, agevolazioni che se si dessero alle nostre PMI magari risolverebbero la problematica dei fallimenti dei piccoli artigiani e della disoccupazione...ma é un discorso lungo

F/A-18 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Dici bene che una ditta seria si tutela e sceglie i propri clienti, questo é chiaro ma oggigiorno sono proprio i clienti, anche importanti, che guardano solo il prezzo o meglio, scelgono una buona ditta ma pretendono da essa il prezzo dell'ultimo arrivato, che fare in questi casi ? sicuramente rinunciare al lavoro, pero' a furia di rinunciare di lavoro non ce n'é piu e neanche di aziende che te lo offrono. Prima di tutto é lo stato con i concorsi pubblici che ci indica la strada, il prezzo piu basso fa la parte del leone mentre una volta si aggiudicava l'appalto il prezzo che si avvicinava di piu al prezzo medio di tutti i concorrenti. Il fatto é che i tempi son cambiati, non c'é piu il segreto bancario, ci sono i bilaterali e c'é di conseguenza tanta fuffa in giro.

Ul Cunili 7 anni fa su tio
Tutte palle...chiedete a Maggi le loro statistiche SECO dicono che va tüt ben. In Ti-cino si sta bene e siamo i primi....
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