La numero uno del Fondo monetario internazionale mette in guardia in caso di riconferma degli elementi di rottura dell'anno precedente
DAVOS - L'economia mondiale rischia «un "cigno nero" davvero grande che avrebbe effetti devastanti, se si ripetessero nel 2017 in maniera negativa tutti gli elementi di rottura che ci aspettiamo sulla base di quanto accaduto nel 2016, e se si va a finire in una corsa al ribasso sul fronte fiscale, del commercio internazionale e della regolazione finanziaria».
Lo ha detto, con termini insolitamente allarmistici al Forum economico globale (WEF) di Davos (GR), il numero uno del Fondo monetario internazionale (Fmi) Christine Lagarde, in un velato riferimento alle politiche annunciate dall'amministrazione di Donald Trump.