Cerca e trova immobili

ITALIAGoverno pronto a un nuovo decereto 'salva-banche'

22.12.16 - 20:45
Consentirà di aprire l'ombrello pubblico su Monte dei Paschi di Siena. Mps, obiettivo non raggiunto
Governo pronto a un nuovo decereto 'salva-banche'
Consentirà di aprire l'ombrello pubblico su Monte dei Paschi di Siena. Mps, obiettivo non raggiunto

ROMA - In Italia si prepara un nuovo decreto 'salva-banche', che arriva a poco più di un anno da quello che ha mandato in risoluzione quelle che sono diventate le '4 banche' (le vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti) e che consentirà di aprire l'ombrello pubblico su Monte dei Paschi di Siena (Mps) se sarà certificato il fallimento dell'aumento privato di Siena.

Il governo Gentiloni è pronto a varare il quinto provvedimento d'urgenza sul sistema bancario dal 2015, dopo la riforma delle popolari, la riforma delle Bcc, il primo 'salva-banche' appunto e quello per la garanzia pubblica sulla cessione delle sofferenze.

Il decreto ancora una volta sarà un 'omnibus' bancario, e non conterrà solo la creazione del fondo da 20 miliardi per sostenere le banche in difficoltà sia garantendo la liquidità sia rafforzando il patrimonio. Sul fronte della garanzia con il decreto si dovrebbe attivare lo schema approvato da Bruxelles in estate (attivabile fino a fine 2016).

La Ue aveva dato il via libera a una garanzia fino a 150 miliardi ma potrebbe essere messa in campo circa la metà di queste risorse, che non incideranno comunque sui saldi di bilancio fino a che la garanzia non sarà davvero operativa. Diverso il discorso dei 20 miliardi del nuovo fondo che il governo ha chiamato 'salva-risparmio', il quale, se utilizzato, aumenta il debito e per questo ha avuto bisogno di una autorizzazione ad hoc del Parlamento, incassata anche con il sostegno di Forza Italia mercoledì.

Nel decreto dovrebbe peraltro essere solo indicata la nascita del fondo senza riferimenti a casi specifici. Il paracadute infatti potrebbe servire non solo per Siena, ma anche per le due popolari venete o per Carige (ma si parla anche di istituti più piccoli). Tutti 'casi' che andranno valutati volta per volta e che per il salvataggio dello Stato potranno aver bisogno di decreti ministeriali attuativi dei singoli interventi.

Bruxelles e Bce in costante contatto con Roma - La consegna è del silenzio totale, in attesa delle mosse italiane. Ma a Francoforte e Bruxelles si segue la vicenda Monte dei Paschi di Siena (Mps) molto da vicino, in costante contatto con le autorità a Roma che però ancora non hanno scoperto tutte le carte. Nemmeno i più vicini al dossier si spingono a immaginare che tipo di soluzione il Governo italiano metterà in campo.

Ma le strade possibili, esplorate in queste settimane, passano per la ricapitalizzazione preventiva e per lo scudo sulla liquidità, in caso si materializzi un rischio per i correntisti. In aggiunta, un eventuale schema di compensazione per i risparmiatori 'truffati', a copertura delle perdite che subiranno per il 'burden sharing' (condivisione degli oneri), che scatta quando lo Stato entra nel capitale di una banca.

Il salvataggio pubblico avrà diverse tappe, sicuramente una a Francoforte e una a Bruxelles. Prima di tutto il 'supervisory board' della Bce, che aveva negato la proroga al piano privato, dovrà prendere atto che quel piano non è riuscito a far fronte alle esigenze di capitale evidenziate dagli stress test. Anche la scadenza del 31 dicembre viene dunque a cadere. I supervisori potrebbero riunirsi anche via conference call, nel giro di poche ore dall'annuncio della banca. Poi, non appena il Governo farà la sua mossa per salvarla, toccherà alla Commissione europea dire la sua.

Se, come sembra, si procederà con una ricapitalizzazione preventiva, Bruxelles dovrà di nuovo chiamare in causa la Bce, perché dovrà certificare che la banca è solvibile e quantificare l'esigenza di capitale, prima che si possa autorizzare un'iniezione di fondi pubblici. A quel punto, si cominceranno a contare i danni sui risparmiatori retail che hanno in mano bond subordinati, perché dovranno essere convertiti in azioni, come prevede la norma: per evitare che si configuri un aiuto di Stato illegittimo, una parte di capitale si deve trovare applicando il 'burden sharing' ai detentori di obbligazioni junior.

L'ingresso dello Stato nel capitale cambierà lo scenario, e Bce e Commissione avranno anche bisogno di un nuovo piano di ristrutturazione, che garantisca la solvibilità a lungo termine della banca e fissi una tempistica per la cessione delle quote pubbliche ai privati. Il nuovo piano potrebbe anche rivedere molte delle valutazioni fatte in questi mesi, come quelle sui crediti deteriorati.

Tutto questo va fatto in fretta, prima che scadano i bond Mps di gennaio, anche se lo Stato si era già preparato a giugno scorso con uno 'scudo' per eventuali crisi di liquidità: la banca potrà emettere nuovo debito senior (non convertibile in azioni), garantito dallo Stato. In ogni caso, non c'è ansia per la reazione dei mercati, che da tempo scontano la situazione Mps. Inoltre, la Bce negli ultimi giorni ha intensificato gli acquisti di bond italiani, con un'operazione 'anticipata' visto lo stop previsto per le feste.

Mps, un insuccesso l'aumento di capitale - Monte dei Paschi di Siena (Mps) informa in una nota che l'operazione di aumento di capitale lanciata lunedì 19 dicembre "non si è chiusa con successo".

L'istituto di credito italiano spiega che nell'operazione non sono stati raccolti ordini di investimento sufficienti a raggiungere la somma di 5 miliardi di euro, necessaria a consentire il deconsolidamento dei non performing loan e il raggiungimento degli altri obiettivi di rafforzamento patrimoniale posti a base dell'operazione annunciata il 25 ottobre e delle autorizzazioni ricevute dagli organismi di vigilanza nazionali e sovranazionali.

Le obbligazioni subordinate di Mps conferite in adesione alle offerte LME saranno restituiti ai rispettivi portatori nei termini indicati nella relativa documentazione di offerta. Lo ricorda Mps segnalando che il mancato perfezionamento dell'aumento di capitale comporta il venir meno anche dell'operazione di cartolarizzazione definita nel contesto dell'operazione, e del complessivo esercizio di liability management su passività subordinate emesse o garantite dalla banca.

Il consiglio di amministrazione di Mps ringrazia nella nota sull'insuccesso dell'operazione di ricapitalizzazione "tutti i dipendenti per il grande sforzo profuso al servizio della banca e dei clienti in questo delicato momento della vita dell'istituto".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE