Il volume d'affari del leader mondiale di lavoro interinale è cresciuto del 2%
ZURIGO - Adecco, leader mondiale del lavoro interinale, nel terzo trimestre del 2016 ha realizzato un utile netto di 173 milioni di euro (187 milioni di franchi) a fronte di una perdita di 513 milioni un anno prima, causata da ammortamenti. Il volume d'affari è progredito del 2%, a 5,8 miliardi di euro.
In valute locali l'aumento dei ricavi si è attestato al 4%, informa la società in un comunicato odierno. La crescita organica è stata del 3%, più bassa del 4% registrato nel primo e nel secondo trimestre. Gli analisti scommettevano sul 3,3%.
Nel mercato francese - il più importante per il gruppo - la crescita organica dei proventi si è attestata al 3%. Gli Usa, secondo paese più importante, presentano invece un calo dell'1%. In negativo sono anche Germania, Austria e Svizzera (-2%), mentre incrementi superiori alla media sono stati osservati in Italia (+13%), penisola iberica (+8%), nonché Gran Bretagna e Irlanda (+4%).
Il risultato operativo Ebit è passato da -425 a +285 milioni. Il CEO Alain Dehaze ha parlato di una "buona performance". La crescita è tornata inoltre ad accelerare alla fine del terzo trimestre. Sull'arco dei nove mesi il giro d'affari è stato di 16,8 miliardi.
Ciò nonostante il gruppo rimane prudente riguardo al futuro sviluppo degli affari. Le prospettive per la congiuntura globale rimangono incerte e Adecco dovrà adattarsi alle condizioni di mercato, mantenendo la disciplina dei costi, si legge nella nota.
Gli analisti non hanno mostrato entusiasmo per i dati odierni. Considerando anche le cifre rese note dal concorrente olandese Randstad non mancavano coloro che si aspettavano qualcosa di più: gli utili sono inferiori alle previsioni. In borsa il titolo ha aperto in modo negativo, ma è poi riuscito a riprendersi: a fine mattinata guadagnava circa l'1%, a fronte di un indice SMI praticamente fermo sul posto.