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CONFEDERAZIONEAumentano i fallimenti, soprattutto in Ticino

17.10.16 - 12:27
Nei primi nove mesi dell'anno 3390 imprese sono state oggetto di un procedimento per insolvenza, +3%. In Ticino si registra un +11%
Aumentano i fallimenti, soprattutto in Ticino
Nei primi nove mesi dell'anno 3390 imprese sono state oggetto di un procedimento per insolvenza, +3%. In Ticino si registra un +11%

ZURIGO - Aumentano i fallimenti aziendali in Svizzera: nei primi nove mesi dell'anno 3390 imprese sono state oggetto di un procedimento per insolvenza, il 3% in più dello stesso periodo del 2015. Per il solo mese di settembre si registra per contro una flessione del 16% a 424 bancarotte.

Particolarmente negativa - stando ai dati diffusi oggi dalla società di informazioni economiche Bisnode - nel periodo gennaio-settembre si è mostrata la situazione in Ticino (259 imprese non sono riuscite a far fronte ai pagamenti, +11%) e in alcuni cantoni romandi come Vallese (+30%) e Friburgo (+12%). In contro tendenza sono invece i Grigioni (-3%).

Ai fallimenti per insolvenza vanno poi aggiunti quelli per per lacune nell'organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo nei primi nove mesi sale così a 4793 (+8%) a livello nazionale, a 497 in Ticino (+34%) e a 123 nei Grigioni (+40%). Relativamente al solo mese di settembre Bisnode non ha pubblicato dati disaggregati regionali.

Nascono però anche nuove imprese: complessivamente le nuove iscrizioni a livello svizzero sono state 30'576 nei primi tre trimestri (+2%). Il Ticino, dopo Appenzello Esterno, si segnala come il cantone in cui più sensibile è risultato il calo della creazione di nuove aziende: il loro numero si è attestato a 1788, in flessione del 14% su base annua. Il cantone sudalpino rimane peraltro una delle zone elvetiche più dinamiche sotto questo aspetto, superato solo da Zurigo (5499 iscrizioni, +2%), Vaud (3125, +13%), Berna (2463, +4%), Ginevra (2530, +2%), e Argovia (1868, +6%). Per il solo mese di settembre le nuove iscrizione si sono attestate a 3097 (-2%).

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COMMENTI
 

Thor61 7 anni fa su tio
Come se i politici non sappiano che sono quasi sempre le stesse categorie di servizi che chiude ed è solo per far cassa, non pagando fornitori e tasse, poi riaprono con un nuovo nome, i personaggi sono quasi sempre gli stessi, maestri della truffa fiscale. Mentre quelle professioni che richiedono anni di esperienza per acquisire le capacità e conoscenze scommeterei che se chiudono è dovuto ad altri tipi di problemi e quasi mai riaprono, purtroppo.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Thor61
Quello che dici tu è giusto. Penso di non poter fare nomi.... ma c'è una coppia di imprenditori italiani (padre e figlio) che operano da almeno 20 anni in Ticino nel ramo delle pulizie e in passato anche lavanderia (fino l'anno scorso erano a Davesco sulla cantonale). Hanno fatto fallimento fallire almeno 3 società in Ticino lasciando i creditori non pagati, intanto nella provincia di como hanno un albergo e diverse proprietà immobiliari. Questi due sono perfino finiti in prigione in passato. Ti assicuro che continuano a lavorare...accumulando precetti esecutivi, anche personali. Come vedi però non è un fenomeno nuovo dei bilaterali (erano già attivi prima)... poi fanno tutto in modo calcolato, ovvero comprano/costituiscono una società (che continua l'attività) anche anni prima di far fallire l'altra società così da attirare meno l'attenzione.... Con questo non voglio dire che non ci siano ticinesi DOC che fanno lo stesso gioco.....

Thor61 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
I delinquenti esistono da sempre e ovunque, quello che capita in Ticino purtroppo è solo un AGGRAVARSI della situazione perchè persone (Spesso d'importazione) senza scrupoli possono usufruire delle leggi che permettono loro di comportarsi in questo modo, comunque finchè la politicanon capirà che questo sistema è come il cane che cerca di mordersi la coda, nulla cambierà, ammesso che si voglia cambiare.

Kama 7 anni fa su tio
..e intanto ne aprono 1000 estere a cui stendiamo il tappeto rosso con mille agevolazioni (di cui 1/3 in qualche anno falliscono a loro volta lasciandoci i debiti) mentre i nostri piccoli-medi imprenditori/ artigiani sono costretti a chiudere

leopoldo 7 anni fa su tio
cari politici quando ci svegliamo
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