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EGITTONuovo colpo letale al turismo

19.05.16 - 17:42
Nel primo trimestre del 2016 il calo di presenze è già del 40%
Nuovo colpo letale al turismo
Nel primo trimestre del 2016 il calo di presenze è già del 40%

IL CAIRO - La Valle dei Re deserta, le Piramidi orfane di turisti, il Nilo solcato ormai da una manciata di navi da crociera, le spiagge del Mar Rosso che non risuonano più di discorsi in italiano, inglese, russo. Sono scatti di desolazione, vuoto e silenzio quelli della crisi del turismo egiziano - vero pilastro dell'economia del Paese (di cui vale il 15-20%) - che nel 2010 aveva toccato quasi 15 milioni di arrivi, che nel 2015 supera a stento i 9 e che nel primo trimestre di quest'anno archivia già cali del 40%.

Oggi l'ennesimo colpo con il disastro aereo dell'Egyptair ma l'emorragia di turisti iniziata con le rivoluzioni politiche del 2011 e 2013 continua inarrestabile ormai da mesi, nonostante i grandi sforzi del ministero del Turismo e dell'Ente egiziano con campagne pubblicitarie e contatti costanti con i tour operator. Basta pensare che gli arrivi dall'Italia - quarto mercato in ordine di importanza per l'Egitto dopo Russia, Regno Unito e Germania - sono diminuiti di quasi il 50% nel 2009-2014.

«Anche se i dettagli dell'incidente sono ancora da confermare - dice Kinda Chebib, Senior Analyst di Euromonitor International - la serie di eventi terroristici che colpiscono l'Egitto dal 2015 solleva ulteriori preoccupazioni per la sicurezza negli aeroporti del Paese ed è molto probabile che scoraggi ulteriormente i turisti ad andare in questa parte del mondo. Se analizziamo le prestazioni turistiche prima dei disordini politici nel 2011 e i ripetuti attacchi terroristici, gli arrivi dai mercati chiave sono crollati nel 2011 e hanno iniziato gradualmente a recuperare fino al 2015 ma mai sono riusciti a raggiungere le prestazioni iniziali. Anche se l'Egitto è noto per rialzarsi rapidamente dalle diverse crisi che lo hanno colpito, riteniamo che i recenti avvenimenti rallenteranno le ambizioni del governo egiziano di raggiungere i 20 milioni di arrivi di turisti stranieri entro il 2020».

Secondo Luca Battifora, presidente di Astoi Confindustria Viaggi che associa oltre il 90% dei tour operator italiani, l'Egitto sta vivendo un momento di «grande crisi della domanda» (con cali dell'80% su Sharm e Nilo dal 2015) anche a causa della normale reazione emotiva dei viaggiatori, ma al momento "nessun pericolo oggettivo è segnalato nella zona del Mar Rosso".

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