SVIZZERALe aziende perdono utili, buste paghe più pesanti per i top manager

ZURIGO - Buste paghe più pesanti nel 2015 per i top manager svizzeri: il compenso medio dei presidenti della direzione della trentina di società più grandi quotate in borsa ha raggiunto 5,83 milioni di franchi, in progressione dell'1% rispetto ai 5,75 milioni dell'anno precedente.

Lo indica uno studio pubblicato oggi dalla società di consulenza Willis Tower Watson, che mette peraltro in luce differenze molto marcate. In cima alla classifica - sono state prese in considerazione 27 delle 30 aziende comprese nel listino Swiss Leader Index (SLI) - figurano i CEO di UBS (14,0 milioni), Roche (11,4) e Novartis (11,3), mentre in fondo si trova il numero uno di Swisscom (1,6). Da notare che Richemont, che nel 2014 guidava la graduatoria, non ha ancora pubblicato il suo rapporto d'esercizio.

I risultati delle aziende sono peraltro in calo: l'utile operativo Ebit è sceso in media da 3,16 a 3,08 miliardi. Si mette in luce UBS (+123%), mentre fanalino di coda è Dufry (-50%). Lo studio non tiene però conto dei dati delle società il cui CEO è in carica da meno di un anno, come per esempio Credit Suisse, che presenta un arretramento dell'Ebit pari al 167%. In generale secondo i ricercatori le remunerazioni sono in linea con l'andamento dei risultati delle imprese.

In Svizzera - dove nel 2014 è entrata in vigore l'Ordinanza contro le retribuzioni abusive in applicazione dell'iniziativa Minder - i manager guadagnano però meno che altrove. I CEO di imprese non-svizzere incluse nel Dow Jones STOXX Europe 50 hanno incassato nel 2015 in media 7,3 milioni (-4% rispetto all'anno prima). Va comunque considerato che i direttori generali dei grandi gruppi elvetici compresi in questo indice hanno ricevuto 9,9 milioni (9,5 milioni nel 2014).