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UNIONE EUROPEAStangata su Fiat e Starbucks

21.10.15 - 12:53
I "tax ruling" concessi da Lussemburgo e Olanda sono "illegali"
Stangata su Fiat e Starbucks
I "tax ruling" concessi da Lussemburgo e Olanda sono "illegali"

BRUXELLES - I "tax ruling" concessi da Lussemburgo e Olanda rispettivamente a Fiat Finance and Trade (controllata di Fiat Chrysler Automobiles) e a Starbucks sono "illegali". È la decisione della commissaria europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager. Le due società dovranno restituire "almeno 20-30 milioni di euro" dei vantaggi illeciti e non potranno più godere dello stesso trattamento di favore.

"Di per sé i ruling fiscali sono strumenti perfettamente legali", scrive la Commissione europea in una nota. Gli accordi per Fiat e Starbucks "hanno però avallato metodi complessi e artificiosi allo scopo di determinare gli utili imponibili delle imprese e non riflettono la realtà economica".

In particolare, si nota che i due accordi "hanno fissato prezzi per la vendita di beni e servizi tra società dello stesso gruppo (i cosiddetti "prezzi di trasferimento") che non corrispondono alle condizioni di mercato". Di conseguenza, aggiunge la Commissione, "la maggior parte degli utili generati dalla società di torrefazione del caffè di Starbucks sono stati trasferiti all'estero, per di più in paesi dove non sono tassati" mentre "la società di finanziamento di Fiat ha sottostimato gli utili da assoggettare a imposta".

Tale pratica "è illegale ai sensi delle norme dell'Ue sugli aiuti di Stato" perché, osserva l'esecutivo europeo, i ruling fiscali "non possono servirsi di metodologie, per quanto complesse, per fissare prezzi di trasferimento economicamente non giustificabili e che trasferiscono indebitamente gli utili per ridurre le tasse a carico di una data società". Così facendo, infatti, "si concede un vantaggio concorrenziale sleale a determinate imprese a discapito di altre (soprattutto Pmi) che sono state tassate in base ai loro utili effettivi perché pagano prezzi di mercato per i beni ed i servizi di cui si avvalgono".

La Vestager ha poi sottolineato che con le decisioni sugli accordi fiscali di Fiat in Lussemburgo e Starbucks in Olanda "mandiamo un chiaro messaggio: le autorità nazionali non possono dare vantaggi sleali" alle grandi imprese. "Tutte le imprese, grandi o piccole, multinazionali o non, devono pagare la loro giusta quota di tasse", ha affermato aggiungendo che "questa è una notizia rassicurante per le imprese che le tasse le hanno pagate".

Quelle di oggi sono solo "le prime due decisioni, ma abbiamo altre indagini in corso" e la Commissione è "pronta ad aprire altre inchieste" se emergeranno sospetti, ha ancora indicato la Vestager. Attualmente sono in corso le istruttorie sui casi di Apple in Irlanda e Amazon in Lussemburgo.

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