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CANTONEDati personali ceduti per la pubblicità, l'ACSI spiega come evitarlo

06.10.14 - 13:37
L'associazione critica Postfinance e invita clienti e cittadini a spedire una lettera
Foto Ti Press
Dati personali ceduti per la pubblicità, l'ACSI spiega come evitarlo
L'associazione critica Postfinance e invita clienti e cittadini a spedire una lettera

LUGANO - È stato il Tages-Anzeiger a sollevare la questione: Postfinance ha rivisto, in agosto, le condizioni generali della sua piattaforma e-banking, che ora le consentono di estrapolare alcuni dati dei clienti, in partenariato con aziende terze. Secondo il tipo di transazione che effettuano, i clienti potranno ricevere della pubblicità mirata.

L'ACSI reagisce, invitando i consumatori a inviare al più presto a Postfinance una lettera in cui si dichiara di non volere che i propri dati siano usati a scopi pubblicitari.

Per l’ACSI questa procedura è inaccettabile: "Già è fastidioso e discutibile che un sito commerciale raccolga dati dei clienti per proporre pubblicità mirata di nuovi prodotti, ma è sconcertante e inaccettabile che un istituto finanziario faccia da intermediario per terzi".

 

Oltretutto si tratta di Postfinance, impresa para-pubblica che gode di una posizione dominante, addirittura quasi monopolistica in Svizzera per quanto riguarda alcune prestazioni. Così facendo, Postfinance viola il principio di riservatezza che il cliente ha il diritto di aspettarsi da un servizio bancario e mina, perciò, la fiducia dei suoi clienti.

Questo modo di agire si aggiunge alla pericolosa confusione di attività che porta il gigante giallo, da molti anni, a trasformare i suoi uffici postali in piccoli supermercati; una tendenza che ha già fatto spesso reagire l‘ACSI, specialmente sulla problematica dei dolciumi agli sportelli.

 

Secondo l'Acsi, questa raccolta di dati, non è l’unico punto problematico della revisione delle condizioni generali di Postfinance. La modifica è accompagnata da un effetto vincolante per gli utilizzatori del servizio e-finance: o accettano le nuove disposizioni (la maggior parte dell’1,6 milioni di clienti l’ha già fatto) o rinunciano a far capo a questa prestazione. Sarà possibile disattivare tale pubblicità mirata ma non prima del lancio ufficiale del servizio, in aprile 2015. Nel frattempo, Postfinance inizierà a analizzare i dati dei suoi clienti “dal momento che ne avremo i mezzi tecnici”, segnala il portavoce Johannes Möri sul Tages-Anzeiger.

Ma Postfinance prevede una scappatoia: “Coloro che ci comunicheranno in forma scritta che non vogliono ricevere offerte da imprese terze, non vedranno mai analizzati i loro dati.” Questa possibilità non è tuttavia menzionata nelle condizioni generali.

L’ACSI ribadisce che questo modo di agire è inaccettabile e chiede a Postfinance di fare marcia indietro. L’utilizzo del servizio e-finance non dovrebbe essere condizionato dall’accettazione della clausola contestata delle condizioni generali. "Postfinance deve di conseguenza eliminare immediatamente il carattere obbligatorio. La domanda di accettazione di questa clausola deve essere posta chiaramente ai clienti e non deve essere inserita fra i numerosi articoli delle condizioni generali".

 

Tuttavia l'associazione specifica come procedere, i clienti che hanno già accettato le condizioni generali (CG) possono inviare una lettera a Postfinance per fare in modo che i loro dati non siano utilizzati.

Ci sono tre possibili modi di procedere:

- Per posta all’indirizzo: Postfinance SA, Beschwerdemanagement, Mingerstr.12, 3030 Berna (esempio di lettera a Postfinance)

- Nello spazio clienti: una volta connesso, tramite la messaggeria (a sinistra nello spazio clienti) si può utilizzare il testo della lettera

- Inviare un e-mail all’indirizzo: postfinance@postfinance.ch (il contenuto del mail può essere copiato dalla lettera)

 

 

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