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SVIZZERABiciclette elettriche: un fenomeno in piena espansione

03.10.14 - 15:06
Chi la usa? Di mezza età o pensionati, con un reddito medio tra i 6 mila e i 10 mila franchi lordi al mese
Foto Ti Press
Biciclette elettriche: un fenomeno in piena espansione
Chi la usa? Di mezza età o pensionati, con un reddito medio tra i 6 mila e i 10 mila franchi lordi al mese

Di mezza età o pensionato, con un reddito medio tra i 6 mila e i 10 mila franchi lordi al mese e una formazione leggermente superiore alla media, domiciliato in un villaggio o in un agglomerato, generalmente amante dello sport. Questo il ritratto del possessore "tipo" di una bici elettrica scaturito da un sondaggio pubblicato oggi dall'Ufficio federale dell'energia (UFE) per capire i motivi della forte espansione di questo mezzo di locomozione tra la popolazione, un fenomeno che contribuisce, tra l'altro, a diminuire le emissioni di CO2. Su quest'ultimo aspetto, il potenziale di miglioramento è giudicato "enorme".

Attualmente sulle strade svizzere circolano circa 233 mila biciclette elettriche (e-bike), "una cifra che aumenta di giorno in giorno". Solo nel 2013, precisa la nota, sono state vendute circa 50 mila e-bike; quasi un sesto delle biciclette acquistate ormai sono a propulsione elettrica.

 

Le ragioni principali che spingono all'acquisto di un simile mezzo di locomozione sono il semplice divertimento "legato all'andare in bici, il miglioramento e/o mantenimento della salute fisica e i vantaggi che l'e-bike comporta (minor fatica, percorrenza più rapida di alcuni tragitti, maggiore comfort, spostamenti più lunghi)".

 

Chi è ancora attivo inforca la bici elettrica soprattutto per recarsi al lavoro, mentre gli over 65 salgono in sella principalmente per fare escursioni. Oltre a ciò, vi è chi usa l'e-bike per fare la spesa, fare visita agli amici o andare in palestra, precisa il sondaggio.

 

Bici elettrica non sostituisce automobile

 

Nonostante il successo della e-bike, ciò non significa che i possessori rinuncino all'automobile per convertirsi appieno alla mobilità ecologica. Sulla base del sondaggio, infatti, risulta che oltre il 90% delle persone contattate possiede anche un'automobile. Grazie tuttavia alla bici elettrica, più del 60% afferma di utilizzare la macchina "più raramente" o "molto più raramente".

 

Un utente medio percorre circa 2600 chilometri all'anno con la bicicletta elettrica. Per fare un paragone, la distanza annuale media percorsa in auto è pari a 10 mila chilometri per conducente.

 

Oltre a ciò, solo un terzo dei detentori di una e-bike dichiara di utilizzare meno i trasporti pubblici o di andare con meno frequenza a piedi rispetto a prima dell'acquisto della bicicletta elettrica.

 

Meno emissioni di CO2

 

Solo nel 2013, precisa il comunicato, in Svizzera sono stati percorsi circa 595 milioni di chilometri "con pedalata assistita", di cui 501 milioni rappresentano tratte prima coperte con altri mezzi di trasporto come l'auto (223 milioni di Km), i trasporti pubblici (131 milioni di chilometri), la bici tradizionale (94 milioni di chilometri), i veicoli a due ruote motorizzati e traffico pedonale (53 milioni di chilometri).

 

Simili dati hanno comportato un taglio delle emissioni di circa 42 mila tonnellate di CO2, pari a circa lo 0,4% delle emissioni di gas serra imputabili al traffico automobilistico del 2010. Simile risparmio è riconducibile soprattutto ai tragitti ora percorsi con l'e-bike invece che in automobile (40 mila tonnellate di CO2).

 

Grosso potenziale di espansione

 

Stando allo studio pubblicato oggi, per quanto attiene alla popolazione attiva "si stima che il numero di detentori di e-bike possa aumentare fino a un valore compreso tra 450 mila e 1,4 milioni, a seconda dello scenario di riferimento. Tra i pensionati, invece, si prevede di raggiungere tra i 182 mila e i 364 mila utenti.

 

Se il comportamento in fatto di mobilità dovesse rimanere invariato, si potrebbe ottenere un risparmio annuo di energia compreso tra i 1900 e i 5500 terajoule, con una riduzione delle emissioni compresa tra le 114 000 e le 322 400 tonnellate di CO2 equivalente, pari all'1-3% delle emissioni di gas serra ascrivibili al traffico automobilistico del 2010.

 

L'uso dell'e-bike si ripercuote positivamente, secondo il sondaggio, anche sul traffico in generale. La maggior parte delle persone intervistate usa la bici elettrica per recarsi al lavoro e per spostarsi, il mattino e la sera, nelle ore di punta. Tale comportamento rispecchia quanto accade anche con l'uso dei mezzi pubblici.

 

Poiché occupano uno spazio ristretto, per gli specialisti le bici elettriche "possono contribuire a decongestionare il traffico stradale e ferroviario" nelle ore di maggiore affluenza, specie se si considera che, alla luce delle distanze percorse, tali mezzi sono adatti a coprire circa il 60% dei tragitti casa-lavoro. Siamo quindi di fronte a un potenziale inutilizzato di grande entità.

 

Il sondaggio, affidato alla società Ecoplan e all'istituto di marketing e gestione aziendale dell'Uni di Berna, è stato eseguito tra il 20 febbraio 2014 e l'11 maggio mediante compilazione di newsletter e opuscoli distribuiti ai singoli acquirenti di e-bike o utilizzatori da importatori, venditori, produttori o noleggiatori. In totale sono state raggiunte 135 mila persone. I questionari riempiti completamente e utilizzabili sono stati 1'652, di cui 1'421 nella Svizzera tedesca, 136 in Romandia e 95 in Ticino. Le informazioni raccolte sono state completate con ricerche svolte negli anni precedenti.

 

ats

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