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SVIZZERAAlloggio, crescita dei prezzi più contenuta di un anno fa

10.07.14 - 15:05
Il Ticino si attesta però sopra la media svizzera
Foto Keystone Steffen Schmidt
Alloggio, crescita dei prezzi più contenuta di un anno fa
Il Ticino si attesta però sopra la media svizzera

GRENCHEN - Segnali di distensione sul mercato dell'alloggio: dopo diversi anni caratterizzati da forti rincari, specialmente in alcune regioni, nel 2013 la crescita dei prezzi è stata più debole, pari in media all'1%, contro il 3,7% del 2012. In Ticino si è attestata al 2,5%. È quanto risulta da uno studio sugli effetti sul settore della libera circolazione delle persone commissionato dall'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).

 

L'andamento si è rivelato diverso a seconda delle regioni e dei segmenti di mercato. Nella regione del Lemano, di Zurigo e in altre zone dove la disponibilità abitativa è scarsa, l'ampliamento dell'offerta degli ultimi anni ha provocato un miglioramento della situazione nel segmento di prezzo superiore, mentre in quello medio e inferiore la domanda è tuttora in eccedenza.

 

Per la prima volta da anni, inoltre, nella regione del Lemano i prezzi sono scesi in tutti i segmenti di mercato. La disponibilità di oggetti nell'Altopiano e nella Svizzera nord-occidentale si è invece ridotta rispetto all'anno precedente. Nella Svizzera orientale e in Ticino il mercato dell'alloggio appare in equilibrio.

 

Sul sud delle Alpi lo studio realizzato dall'Alta scuola zurighese di scienze applicate e dalla Meta-Sys AG dedica anche una delle sette analisi regionali. Ne emerge come il Ticino non figuri in primo piano nell'attuale discussione sulla scarsità di alloggi e sul rischio di bolla immobiliare.

 

I prezzi (all'offerta) sono comunque aumentati nel 2013 in misura superiore rispetto alla media svizzera, ma a un tasso decisamente inferiore a quello del 2012. Ampliando l'arco temporale, dal 2004 al 2013 vi è stato un incremento del 40,2%, con punte che sfiorano il 44% negli agglomerati grandi e medi, contro il +13% dei piccoli centri e delle zone rurali. La domanda è aumentata in egual misura in ogni segmento. I ricercatori fanno peraltro notare come l'alta percentuale di proprietari in Ticino (25%) sia anche conseguenza della forte presenza di pensionati svizzeri e stranieri.

 

Passando al mercato degli affitti e rimanendo nel cantone sudalpino lo studio rileva come anche nel 2013, e analogamente agli anni precedenti, le pigioni abbiano seguito un andamento diverso rispetto al resto del paese: la situazione appare infatti distesa. Il mercato delle abitazioni in locazione è molto fluido e se l'aumento dei prezzi (all'offerta) degli affitti pari all’1,9% ha superato la media svizzera le cause sono da ricercare nella scarsa attività edilizia e nel forte orientamento dei ticinesi all'appartamento o alla casa in proprietà. In Ticino, fatta eccezione per i piccoli agglomerati e le zone rurali, il problema della scarsità di alloggi non si è sentito nemmeno nel segmento delle abitazioni più convenienti, diversamente da quanto avviene nelle grandi città svizzere. Importante risulta essere anche il potere d'acquisto dei nuclei famigliari stranieri.

 

Tornando a livello nazionale, la ricerca mostra che, grazie ai bassi tassi d'interesse molti hanno potuto permettersi l'abitazione di proprietà anche nel 2013. La percentuale di proprietari è ulteriormente aumentata, soprattutto fra le famiglie svizzere. La stagnazione o addirittura l'abbassamento dei prezzi nella regione del Lemano e nella grande regione di Zurigo nonché la minore contrazione del mercato dimostrano che in queste zone il ciclo ha decisamente raggiunto il suo apice, mentre nelle regioni limitrofe esso sta ancora proseguendo.

 

Ats

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