Cerca e trova immobili

ZURIGOSegreto bancario, le previsioni di Ermotti

16.01.14 - 15:26
Il numero 1 di UBS: "Fra 5-10 anni vi sarà in Svizzera un numero di banche "notevolmente" inferiore a oggi"
Foto d'archivio (Keystone)
Segreto bancario, le previsioni di Ermotti
Il numero 1 di UBS: "Fra 5-10 anni vi sarà in Svizzera un numero di banche "notevolmente" inferiore a oggi"

ZURIGO - Fra 5-10 anni vi sarà in Svizzera un numero di banche "notevolmente" inferiore a oggi: lo sostiene il presidente della direzione di UBS, Sergio Ermotti, che vede un paese "non necessariamente" più povero in futuro, ma confrontato con un processo di adattamento "doloroso".

Una riduzione del numero di istituti non è necessariamente una cattiva cosa, spiega Ermotti in un'intervista pubblicata oggi dal settimanale "Die Weltwoche". La Svizzera ha infatti sempre dimostrato di sapersi sviluppare in modo diverso. Occorre però essere coscienti di cosa significhi avere un settore bancario più piccolo. "Quale cittadino, non come numero uno di una banca, mi schiero fortemente per una Svizzera che rimanga un importante centro di competenza in materia finanziaria".

Una volta ancora Ermotti si scaglia contro requisiti più severi in materia di fondi propri, a meno che essi non vengano introdotti per tutti gli istituti mondiali. "Se la Svizzera dovesse pretendere molto di più questo non va: sarebbe quasi impossibile avere in Svizzera banche concorrenziali a livello globale".

In generale il manager si dice preoccupato dalla crescita del populismo. "Vengono prese rapidamente decisioni populistiche che potrebbero avere effetti negativi per il paese e il settore bancario".

E UBS come si pone? "Non dobbiamo essere amati, ma essere rispettati come una delle migliori banche al mondo. UBS sta attraversando un ciclo in modo analogo a gruppi come IBM e Apple, che erano icone, sono quasi andati in bancarotta e oggi tornato ad essere icone", spiega il 54enne. L'istituto non sarà quindi mai più confrontato con le difficoltà cui ha dovuto far fronte in passato? "La probabilità che qualcosa di simile si ripeta è bassa, quasi zero".

Nell'intervista Ermotti risponde anche a diverse domande di natura privata, parla del suo ruolo di padre e non manca di sottolineare il suo attaccamento al Ticino, arrivando alla conclusione che la cosa più importante della vita è la famiglia. "La carriera non è tutto. Essere felici è più importate", conclude il banchiere con un pensiero rivolto ai figli.

ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE