I clienti possono riportare le lasagne incriminate in qualsiasi filiale e "saranno rimborsati", ha detto all'ats il portavoce Urs Meier. Per Coop non è ancora chiaro quali siano gli insegnamenti da trarre da questa vicenda, ha aggiunto.
Non più tardi di ieri l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha assicurato che, alle conoscenze attuali, la Svizzera non è colpita dallo scandalo. Sono comunque in corso analisi: alcuni laboratori cantonali stanno esaminando se nelle oltre trenta varietà di lasagne in commercio nella Confederazione il contenuto di carne corrisponda realmente a quanto indicato sull'etichetta. "Per la salute il consumo di carne equina fondamentalmente non pone alcun problema", tuttavia "se un prodotto contiene carne di cavallo invece di carne di manzo, il consumatore è ingannato". La questione va approfondita a livello internazionale, ha detto oggi all'ats la portavoce dell'UFSP Sabine Helfer.
Lo scandalo è scoppiato nei giorni scorsi e diverse capitali europee sono entrate in subbuglio. Primi casi sospetti sono stati segnalati oggi anche in Germania. Difficile per il momento risalire la filiera e capire chi abbia fornito e confezionato realmente le lasagne con carne equina.