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BRUXELLESTobin Tax: UE; 6 paesi la vogliono, pressing Parigi-Berlino

05.10.12 - 20:54
Tobin Tax: UE; 6 paesi la vogliono, pressing Parigi-Berlino
BRUXELLES - Prende rapidamente quota la prospettiva di arrivare presto all'introduzione di una tassa europea sulle transazioni finanziarie. L'iniziativa lanciata la scorsa settimana da Germania e Francia ha infatti raccolto, nel giro di pochi giorni, l'adesione ufficiale di altri quattro Paesi dell'eurozona (Austria, Belgio, Portogallo e Slovenia) e sarà sul tavolo dei ministri delle finanze Ue che si riuniranno lunedì e martedì prossimi a Lussemburgo.

L'idea franco-tedesca è di sbloccare l'impasse di cui è vittima la proposta per la nascita di una sorta di Tobin tax - vista come fumo negli occhi dalla Gran Bretagna e qualche altro Paese Ue - dando vita a una cooperazione rafforzata, ovvero una procedura che consente a un gruppo ristretto di Paesi (almeno nove) di adottare misure che altri invece non vogliono. Una possibilità introdotta con il trattato di Lisbona e già utilizzata nel caso del brevetto europeo, dal quale sono per ora rimaste fuori Italia e Spagna.

Fonti europee si dicono certe che a Lussemburgo, quando i ministri si incontreranno prima in formato Eurogruppo e poi in quello Ecofin, si procederà a contare i favorevoli e i contrari al lancio della cooperazione rafforzata. E secondo le stesse fonti le possibilità di arrivare a formare un gruppo a nove (se non più) Paesi pronti a introdurre la Tobin tax sono molte.

Grecia ed Estonia sarebbero pronte ad aderire. Mentre la Spagna non avrebbe intenzione, per ora, di sciogliere le sue riserve. In questo contesto, l'Italia potrebbe trovarsi nella posizione di ago della bilancia.

Se il progetto franco-tedesco decollerà, nel giro di poche settimane il Consiglio potrebbe essere chiamato a votare, a maggioranza qualificata, la proposta di dare vita alla cooperazione rafforzata e il raggiungimento di un accordo per il varo della nuova imposta potrebbe essere questione di qualche mese.

Del resto la Commissione Ue è già pronta. Un anno fa ha presentato la proposta per introdurre una tassa dello 0,1% sulle operazioni riguardanti azioni e obbligazioni e dello 0,01% su quelle riguardanti tutti gli altri prodotti finanziari. Con un gettito annuo stimato, su scala Ue, in 57 miliardi di euro.

Ma lunedì e martedì Eurogruppo ed Ecofin dovranno anche occuparsi di unione bancaria, un fronte sul quale i nodi da sciogliere non mancano. Tuttavia, fonti Ue hanno espresso un cauto ottimismo sulla possibilità che entro la fine dell'anno si possa arrivare a un'intesa sottolineando l'importanza "strategica" di questo dossier.

ATS
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