Le autorità americane e internazionali indagano: sono almeno 11, dalla Germania a Singapore passando per gli Stati Uniti, a esaminare le maxi-perdite del Cio. E la banca avverte che potrebbero salire ancora di 1,7 miliardi di dollari sul portafoglio dei derivati. Senza contare i costi legali che JPMorgan potrebbe dover sopportare: quattro class-action sono state avviate in merito alle perdite da parte degli azionisti, di cui tre nei confronti dei manager per non aver rispettato i proprio compiti fiduciari.
L'indagine interna "sembra suggerire che alcuni possano aver cercato di evitare di mostrare l'intero ammontare delle perdite registrate" afferma JPMorgan in una nota. La banca è costretta a rivedere i risultati del primo trimestre, che si è chiuso con un utile netto di 4,92 miliardi di dollari, inferiore di 459 milioni di dollari rispetto ai 5,38 miliardi di dollari precedentemente annunciati. Il Tier 1 - riporta il Financial Times - è stato rivisto al 9,8%, 50 punti base in meno rispetto al 10,3% annunciato in precedenza.
Gli effetti delle scommesse del Cio vanno anche oltre. JPMorgan ha comunicato perdite sul trading per 28 giorni nel secondo trimestre dopo che la posizione del Cio è stata scoperta, contro un solo giorno di perdite dei primi tre mesi. E in tre dei 28 giorni in perdita, il rosso ha superato il 'Value at Risk', il modello per la stima delle possibili perdite in un solo giorno di trading.