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La scure di Moody’s colpisce ancora
NEW YORK – La ormai tristemente famosa agenzia di rating americana Moody’s ha mietuto altre vittime. Questa volta il bersaglio dei severissimi criteri di valutazione è stata la Spagna: Moody’s ha proceduto al taglio del rating di 28 banche e di 2 istituti di credito, adducendo come motivazione la possibile ridotta capacità di credito di Madrid.
La nota con cui l’agenzia di rating giustifica il suo operato è laconica: “Le azioni di Moody’s […] riflettono l’indebolimento del credito spagnolo […] e sono l’inizio per una ulteriore revisione al ribasso”
Altro elemento su cui si basa la bocciatura inflitta da Moody’s al sistema del credito spagnolo è con ogni probabilità l’incapacità di fronteggiare in via autonoma la crisi: il riferimento – per quanto implicito - al prestito chiesto alla BCE in questi giorni dal governo spagnolo appare decisamente chiaro.
L’operazione della svalutazione del rating non è stata della medesima entità per tutti gli istituti coinvolti, ma specifica per gruppi. Per 11 banche il taglio è stato di appena due tacche mentre per 10 di tre e per 6 addirittura di quattro: solo per tre degli istituti colpiti dalla scure dell’agenzia di rating il taglio si è fermato a una tacca sola.
I prodromi di questa stroncatura senza appello da parte di Moody’s si erano visti appena una settimana fa, difatti il 13 giugno scorso l’agenzia di rating aveva drasticamente rivalutato il credito spagnolo, derubricandolo da A3 a Baa3.
L’operazione di più di una settimana fa ha portato a medio il rischio d’insolvenza della Spagna, gettandola di fatto in pasto agli speculatori: quanto accade adesso ne è solo la logica conseguenza.
