In mattinata il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi da Francoforte ha tra l'altro rassicurato di essere pronto a garantire liquidità al sistema bancario se necessario. Le sue dichiarazioni sono state accolte bene dai mercati.
A Zurigo il Credit Suisse, che ieri ha subito un crollo di oltre il 10% dopo le raccomandazioni della Banca nazionale di aumentare i mezzi propri ancora quest'anno, ha guadagnato il 4,06% (a 17,70 franchi). L'UBS è salita dell'1,53% (a 11,29 franchi), la Julius Bär dello 0,09% (a 32,62 franchi). Contrastati gli assicurativi, con Zurich in progressione dello 0,63% (a 207,10 franchi) e Swiss Re in calo dello 0,18% (a 55,75 franchi).
I pesi massimi difensivi non hanno certo aiutato il mercato: Nestlé è arretrata dello 0,45% (a 55,70 franchi), Novartis dello 0,10% (a 51,00 franchi) e Roche dello 0,38% (a 156,50 franchi). L'autorità sanitaria britannica NICE si è espressa negativamente a proposito dello Zelboraf della Roche, utilizzato nel cancro alla pelle, hanno indicato gli operatori.
Fra i titoli più sensibili all'andamento della congiuntura, ABB, sotto pressione in apertura, è in flessione dello 0,72% (a 15,16 franchi), Adecco ha registrato un rialzo dell'1,94% (a 38,85 franchi) e Holcim dello 0,91% (a 49,98 franchi). In recupero il segmento del lusso. Swatch Goup è avanzata dell'1,49% (a 361,30 franchi) e Richemont dello 0,58% (a 52,35 franchi).