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SVIZZERARoaming e telefonini, ecco i promossi e i bocciati

12.06.12 - 08:08
Sunrise ha dimezzato i prezzi. Swisscom è diventato di un quarto più conveniente: i costi per telefonare e navigare su internet all’estero sono nettamente diminuiti, come mostra un’indagine del servizio di confronto internet comparis.ch. Soltanto Orange ha mantenuto i prezzi allo stesso livello.
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Roaming e telefonini, ecco i promossi e i bocciati
Sunrise ha dimezzato i prezzi. Swisscom è diventato di un quarto più conveniente: i costi per telefonare e navigare su internet all’estero sono nettamente diminuiti, come mostra un’indagine del servizio di confronto internet comparis.ch. Soltanto Orange ha mantenuto i prezzi allo stesso livello.

ZURIGO -  Annunci del genere vengono comunicati spesso dagli operatori di telefonia mobile, però soltanto di rado corrispondono al vero: questa volta però due dei tre principali gestori hanno effettivamente ridotto i loro prezzi, e non di poco. La bella notizia riguarda le tariffe per telefonare e navigare all’estero nei paesi europei. Swisscom addebita un quarto in meno: un anno fa un paniere standard con minuti di conversazione e trasferimento dati sarebbe costato 104 franchi, mentre ora ne costa soltanto 78. I costi di Sunrise si sono addirittura dimezzati, passando da 126 a 60 franchi. Orange mantiene il prezzo fermo a 71 franchi, con cui un anno fa era l’operatore più conveniente tra i tre giganti. Queste osservazioni emergono da un’indagine sulle tariffe di roaming che il servizio di confronto internet comparis.ch ha condotto per la decima volta

Tariffe vantaggiose soltanto su richiesta
Purtroppo, però, non tutti i clienti approfittano delle riduzioni in modo automatico. Prima di iniziare a utilizzare il cellulare all’estero si deve attivare una cosiddetta opzione, grazie alla quale il cliente, pagando in genere una tassa di base, riceve tariffe di roaming più convenienti per telefonare o navigare in internet al di fuori della Svizzera. Sunrise e Orange, tuttavia, continuano a portare avanti una strategia poco limpida per quanto riguarda le opzioni. «Chi non si informa in anticipo e agisce viene spennato senza pietà», afferma Ralf Beyeler, l’esperto di telecomunicazioni presso comparis.ch. Ecco un esempio: per il paniere definito da comparis.ch la maggior parte dei clienti di Sunrise paga 378 franchi senza opzione e soltanto 60 franchi con opzione. Il sovrapprezzo ammonta a non meno del 530 per cento.

Quando si passa il confine, tramite SMS Sunrise e Orange forniscono indicazioni ai loro clienti esclusivamente in merito alle tariffe di roaming applicate nel paese in questione. Questa comunicazione è prescritta per legge. Di solito, però, non si fa alcun tipo di cenno alle opzioni più convenienti. Per i clienti di Orange si presenta in aggiunta la difficoltà di avere a disposizione una giungla di 12 opzioni. Il risultato è che, senza un accurato studio del piano tariffario, i clienti non hanno la minima idea che potrebbe esistere un’opzione adatta a loro e, in tal caso, quale sarebbe la migliore. «Sunrise e Orange giocano proprio sul fatto che soltanto di malavoglia i clienti trovano il tempo per complicati piani tariffari», afferma Ralf Beyeler.
Per Swisscom ciò si verifica di meno, in quanto i prezzi con e senza opzione sono piuttosto simili. Inoltre, a differenza dei suoi concorrenti, il principale gestore di telefonia mobile ha ridotto anche le tariffe standard che vengono applicate per telefonare e navigare in assenza di opzioni. I clienti che non attivano un’opzione con Swisscom pagano, in genere, meno della metà in confronto a Sunrise e Orange.

Verificare i pacchetti dati
Vale anche la pena dare un’occhiata più dettagliata ai vari pacchetti di dati. In Svizzera gli smartphone sono in pratica compagni fissi della vita quotidiana, ma se si usa internet dal cellulare anche in vacanza, si rischia di rimanere senza fiato alla vista dell’esorbitante bolletta telefonica. Soprattutto servizi come televisione, radio o anche le mappe stradali richiedono una grande quantità di dati e fanno salire le spese alle stelle. Un’alternativa a internet mobile tramite il cellulare è data dalle reti wireless gratuite, come ad esempio quelle presenti negli alberghi

A chi tuttavia desidera navigare su internet anche in spiaggia, cioè dove non si è coperti da una rete WLAN gratuita, si presentano soluzioni interessanti dal punto di vista del prezzo, in primo luogo per i clienti Swisscom. Al prezzo di 24 franchi il pacchetto settimanale «Data Travel» permette di trasmettere in tutta Europa complessivamente 50 MB per una settimana. Questa quantità di dati dovrebbe essere sufficiente se si guardano video o si ascolta la radio soltanto di rado. Per chi naviga di tanto in tanto anche l’opzione «roaming» di Sunrise di 1 franco a MB risulta interessante: se in una settimana si trasmettono meno di 24 MB, con Sunrise si spende quindi meno che con Swisscom. Orange è notevolmente più costoso: con «Travel Data Daily 2 MB» vengono addebitati 2 franchi a MB, ma al giorno si deve pagare almeno il prezzo di 2 MB anche se si trasmette una quantità di dati inferiore. Anche se Orange offre un’ampia gamma di opzioni per il trasferimento di dati, i clienti ne possono approfittare ben poco perché per loro è difficile riuscire a valutare in anticipo la quantità di dati che trasmetteranno in vacanza. La soluzione più conveniente dovrebbe essere acquistare una scheda SIM prepagata nel luogo di vacanza e inserirla nel proprio smartphone. In molti paesi è possibile comprare pacchetti con una quantità di dati più che sufficiente già intorno ai 10 euro.

Gli svizzeri pagano troppo
Nonostante le riduzioni di prezzo citate all’inizio, le tariffe di roaming dei prestatari svizzeri di telefonia continuano a rappresentare sempre un’isola dei prezzi alti. Il pacchetto di dati che Swisscom vende a 24 franchi, in UE viene offerto da alcuni operatori ad appena 6 franchi. Anche se è vero che all’interno dell’UE ci sono tariffe regolamentate che però non valgono per i prestatari svizzeri, non esiste comunque nessun motivo ragionevole per cui Swisscom, Sunrise e Orange applichino tariffe esorbitanti. «Resta da sperare che il Parlamento prosegua sulla strada intrapresa lo scorso autunno e che, alla fine, agisca negli interessi dei consumatori per quanto riguarda il roaming», afferma Ralf Beyeler.

 

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