Ma in Svizzera sono in aumento
BERNA - Nei primi quattro mesi dell'anno, 2017 aziende sono andate in fallimento, 1461 delle quali per insolvenza (+11%): il numero delle imprese che ha dovuto depositare i bilanci perché non riusciva a far fronte ai pagamenti è stato superiore solo negli anni di crisi 2003 e 2005.
A quanto sembra il franco forte e l'insicurezza economica che caratterizza soprattutto l'Eurozona cominciano a mostrare i loro effetti, rileva la società internazionale di informazioni economiche Dun and Bradstreet (D&B) in un comunicato odierno.
Il Ticino è fra i pochissimi cantoni in contro tendenza: le bancarotte per insolvenza sono state 86, con un calo del 7% su base annua. Sull'altro fronte spiccano i dati di Basilea (+36%), Vaud (+27%), Grigioni (+18% a 26), Ginevra (+12%) e Zurigo (+5%).
In calo - a livello nazionale come in quasi tutti i cantoni, compreso il Ticino - sono invece le bancarotte dovuta a una modifica legislativa (chiusura per lacune nell'organizzazione, articolo 731b del Codice delle obbligazioni), scese del 23% a 556.
L'attuale clima di incertezza che attanaglia gli imprenditori spiega anche la dinamica delle nuove iscrizioni, scese del 2% a 13'185 ditte. La crescita degli ultimi due anni sembra così interrotta e sarà così difficile superare la soglia magica di 40'000 nuove aperture su 12 mesi, osserva D&B. Diverso invece il discorso in Ticino, che mostra una progressione del 30% a 975 aziende.
ATS