STATI UNITIGli Stati Uniti rilanciano il turismo

WASHINGTON – Dopo l’11 settembre, gli Stati Uniti hanno avuto un forte calo nelle domande per i visti turistici. Complici le sempre più restrittive norme di sicurezza e i complessi iter per ottenere i visti sul passaporto, gli Usa hanno visto scendere la propria fetta di mercato turistico dal 17%, a livello globale, nel 2000, fino all’11% di oggi. Ospitando l'anno scorso solo il 6% dei turisti del globo. Per risolvere il problema, gli States hanno lanciato una vasta campagna di marketing turistico a livello globale. Partita in Giappone, Canada e Regno Unito, paesi statisticamente più propensi a spendere per i viaggi negli Stati Uniti, la campagna arriverà presto anche in Brasile e Corea del Sud. A reggere le fila è Brand Usa, una società a compartecipazione pubblico – privata che nasce da Travel Promotion Act per promuovere l’immagine della nazione e spiegare tutte le complesse procedure di ingresso.

Brand Usa h aperto filiali in molti paesi e lavorando fianco a fianco con le agenzie governative cerca di accelerare l’iter di ingresso, ridurre i tempi di attesa per i visti e studiare altre vie per incoraggiare gli arrivi di turisti internazionali. Non può mancare, ovviamente, la pubblicità su stampa, tv e via web. Brand Usa ha pianificato di investire nei prossimi tre mesi circa 12,3 milioni di dollari per promuovere gli Stati Uniti nel mondo come meta turistica ideale. Come? Immagini di Times Square, del quartiere francese di New Orleans, della Redwood Preserve californiana. Il tutto condito da parole e musica di Rosanne Cash, figlia di Johnny Cash, una vera icona americana. Il nuovo consorzio, sottolineano gli americani, è stato sviluppato per agire come i ministeri del turismo di Irlanda, Israele o Italia. Sull’onda di questi modelli, Brand Usa mira a incentivare il turismo Usa per riportarlo agli antichi fasti di un tempo e per riportare sempre più persone a visitare le bellezze del paese.