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Il prezzo del carburante "smorzato" dagli effetti della forza della valuta nazionale
ZURIGO - Alla Borsa di Londra il prezzo del barile di petrolio ha ormai superato i 125 dollari. In Svizzera comunque la forza del franco rispetto al biglietto verde limita gli effetti negativi al distributore.
Il prezzo dei prodotti petroliferi infatti non varia solo in funzione del valore del greggio, ma anche dal corso del dollaro, la moneta usata per effettuare gli acquisti sui mercati internazionali. Se il dollaro fosse più forte rispetto al franco i consumatori svizzeri pagherebbero di più al momento di fare il pieno.
In febbraio la benzina senza piombo 95 (SP95) costava in media 1,76 franchi. Durante il 2011 il prezzo medio era di 1,73 franchi, secondo le cifre fornite oggi dall'Unione petrolifera svizzera (UP).
Il mese scorso, per un litro di SP98 ci volevano 1,81 franchi, contro 1,78 in media dell'anno precedente. Il carburante diesel è passato a 1,95, contro 1,86 in media del 2011. Infine, il prezzo del gasolio da riscaldamento era di 105,4 franchi per ettolitro, contro 98 franchi in media dell'anno scorso.
Per quanto riguarda l'evoluzione a breve termine del prezzo del greggio, Philippe Cordonier, responsabile di UP per la Svizzera romanda, non vuole sbilanciarsi. Ricorda che i forti valori registrati nel 2008, quando un barile era arrivato vicino a 150 dollari, erano poi scesi rapidamente nel giro di poche settimane.
A più di 125 dollari, l'attuale prezzo è sopravvalutato a causa della forte componente speculativa, rileva il rappresentante dell'UP. Ciò è legato alle tensioni geopolitiche in Iran e nel mondo arabo.
Il fatto certo è che ogni rialzo o ribasso si ripercuote in Svizzera sulle tariffe al dettaglio "con uno scarto di una settimana", conclude Cordonier.
