"Con questa riduzione Casinò Lugano risponde anche alla richiesta della Commissione federale delle case da gioco, che ha dimostrato poca comprensione per il fatto che Casinò Lugano, in quanto azienda para-pubblica, ha una struttura di costi più alta rispetto alle case da gioco private, indipendentemente della domanda sul mercato, suggerendo esplicitamente una riduzione del personale", si legge un comunicato. "A questo punto va ribadito che Casinò Lugano, prima di arrivare a questa scelta, ha formalmente chiesto un sussidio nella forma di indennità di lavoro. Questa richiesta è stata però negata dalla SECO di Berna."
"Per attenuare l'impatto sociale dei licenziamenti si prevede, nel limite del possibile, il ricollocamento di collaboratori del settore tavoli da gioco, ovvero Croupier e Ispettori, in altre funzioni all'interno dell'azienda". Questo significa che "i licenziamenti toccheranno collaboratori anche di altri settori di supporto, che dovrebbero incontrare meno difficoltà, rispetto ai Croupier, nel trovare un posto di lavoro."
"Da notare che il tasso di frontalieri incluso in queste 17 partenze è notevolmente superiore a quello aziendale, che è del 23%", conclude la nota.