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Il Consiglio federale e 22 Cantoni sono contrari alle proposte, mentre il parlamento non ha emesso alcuna raccomandazione di voto, dopo che le Camere non sono riuscite a mettersi d'accordo su un controprogetto.
"Non vogliamo creare scappatoie fiscali", ha dichiarato oggi davanti ai media a Berna Hans Rudolf Gysin, presidente della Società svizzera per la promozione del risparmio-alloggio (SGFB). L'iniziativa di questa organizzazione sarà la prima sulla quale la popolazione dovrà votare, l'11 marzo.
Sia la SGFB che l'Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HEV), promotrice della seconda iniziativa, sostengono che il risparmio per l'alloggio non favorisce i super-ricchi, ma i giovani e la classe media.
L'iniziativa della SGFB "Per agevolare fiscalmente il risparmio per l'alloggio destinato all'acquisto di una proprietà abitativa ad uso proprio e per finanziare misure edilizie di risparmio energetico e di protezione dell'ambiente" ("Iniziativa sul risparmio per l'alloggio") permette una deduzione fiscale di 15'000 franchi annui per contribuente (il doppio per i coniugi) per al massimo dieci anni per il primo acquisto di una proprietà abitativa ad uso proprio.
Inoltre, i proprietari devono poter risparmiare capitale a condizioni favorevoli per misure di risanamento così da ridurre il consumo energetico e rispettare maggiormente l'ambiente (deduzione di 5'000 franchi risp. il doppio). Questa regolamentazione potrebbe essere introdotta facoltativamente dai Cantoni.
L'iniziativa della HEV - "Accesso alla proprietà grazie al risparmio per l'alloggio" - che potrebbe essere posta in consultazione il 17 giugno, avrebbe invece carattere coercitivo per la Confederazione e i Cantoni. Il testo prevede che le autorità concedano per un periodo massimo di dieci anni una deduzione fiscale fino a 10'000 franchi per l'acquisto di una casa per uso proprio.
Il comitato "No a un risparmio per l'alloggio assurdo e costoso" ha reagito immediatamente alla conferenza stampa dei promotori. In una nota sostiene che il risparmio-alloggio "non contribuisce all'auspicata promozione della proprietà abitativa, anzi è inutile, ingiusto e provoca ingenti perdite fiscali".
Secondo il comitato - composto da diverse associazioni e formazioni politiche, tra cui il Partito socialista, i Verdi, il Partito evangelico, l'Unione sindacale svizzera (USS) e l'Associazione svizzera inquilini (ASI) - le due iniziative favoriscono unicamente i ricchi.
