Sulla base dei dati preliminari forniti dall'Ufficio di gabinetto nipponico, la domanda nella sua componente "core" (al settore di comparti come le utility) è stata sostenuta dalla parte non manifatturiera, tanto forte da ribaltare le previsioni degli analisti di un tracollo generale del 9-10%.
A febbraio, gli ordini avevano segnato una flessione del 2,3%, mentre il sondaggio sul trimestre aprile-giugno ipotizza un balzo del 10% degli ordini, che sono attentamente seguiti ai fini dell'andamento delle spese e degli investimenti delle imprese.