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ROMAItalia: Parmalat, Berlusconi-Sarko, insieme su scena globale

26.04.11 - 19:44
Italia: Parmalat, Berlusconi-Sarko, insieme su scena globale
ROMA - Il 'grande freddo' economico sceso tra Italia e Francia con la vicenda Parmalat si può sciogliere con la creazione di "grandi gruppi franco-italiani e italo-francesi che possano stare insieme nella competizione globale".

L'auspicio è del premier italiano Silvio Berlusconi e del presidente francese Nicolas Sarkozy, che nel corso della conferenza stampa a conclusione del vertice Italia-Francia tentano di tracciare una strada comune dopo lo strappo di Lactalis, protagonista proprio oggi del lancio di un'opa su Parmalat definita dall'inquilino di Palazzo Chigi "non ostile, ma singolare", vista la concomitanza con l'appuntamento di Villa Madama.

Secondo i due presidenti, insomma, un accordo tra Roma e Parigi su Parmalat va trovato a tutti i costi, perché, come ha spiegato Sarkozy, "abbiamo bisogno gli uni degli altri", visto che i rapporti commerciali tra i due Paesi sono strettissimi. Gli accordi, inoltre, sono possibili anche per il tessuto economico e industriale che contraddistingue i due Paesi: "In Francia - ha spiegato Berlusconi - le grandi aziende sono forti e importanti: non così in Italia, dove la nostra forza risiede nelle piccole e medie imprese".

Questo non costituisce, tuttavia, un limite: "Le pmi italiane - ha infatti proseguito il premier - sono numerose in Francia, sono più di 1.800, lavorano e sono apprezzate: anche il mio gruppo ha la Mondadori France, che lavora molto bene con il pubblico francese. Inoltre dobbiamo anche ricordare che le esportazioni italiane in Francia sono superiori a quelle francesi in Italia".

"Voi - ha convenuto Sarkozy - avete le piccole imprese che noi ammiriamo e che hanno molti clienti in Francia, voi avete le migliori pmi e noi i grandi gruppi. Non dobbiamo farci la guerra", ma invece è necessario lavorare per "trovare le soluzioni per creare grandi gruppi franco-italiani: abbiamo bisogno gli uni degli altri", perché "un gruppo franco-italiano sarebbe positivo per l'Italia, per la Francia e per l'Europa".

ATS
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