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SVIZZERAIl Consiglio federale intende rafforzare la protezione nello cyberspazio

11.12.10 - 10:34
I Paesi altamente sviluppati come la Svizzera sarebbero particolarmente vulnerabili ai cyberattacchi
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Il Consiglio federale intende rafforzare la protezione nello cyberspazio
I Paesi altamente sviluppati come la Svizzera sarebbero particolarmente vulnerabili ai cyberattacchi

BERNA -  Il Consiglio federale intende rafforzare i mezzi di protezione contro gli attacchi informatici che minacciano la Svizzera. A tale proposito ha nominato il divisionario Kurt Nydegger, 59 anni, al posto di responsabile del progetto per la difesa cibernetica ("Cyber Defence").

Nydegger dirigerà un gruppo di esperti che dovrà elaborare entro la fine del 2011 una strategia globale della Confederazione in questo ambito. "La minaccia rappresentata da attacchi digitali provenienti dallo cyberspazio è oggi reale" sotto le più svariate forme: dal vandalismo quotidiano relativamente innocuo agli attacchi terroristici con conseguenze potenzialmente gravi, passando per lo spionaggio, si legge in una nota del Dipartimento federale della difesa (DDPS).

"Tutti parlano di 'cyberguerra', ma nessuno sa esattamente cosa sta succedendo, poiché gli attacchi sono scoperti a posteriori", ha spiegato ai media il consigliere federale Ueli Maurer, al quale il governo ha affidato il dossier.

Grazie alla sua neutralità, la Svizzera non è forse un bersaglio prioritario, ma è particolarmente vulnerabile a causa della sua forte dipendenza dalle reti di dati numerici e dalle loro infrastrutture. La Confederazione prende dunque la minaccia sul serio e se ne occupa da anni, ha sottolineato il ministro della difesa.

Vi sono attualmente dodici unità dell'amministrazione specializzate sul tema. Gli esperti, diretti da Nydegger, dovranno in particolare determinare se sia più opportuno agire in modo decentralizzato o centralizzato. Deve pure essere studiata la coordinazione con i cantoni, l'economia e terzi, quali ad esempio le centrali elettriche.

Si tratterà di stabilire i fabbisogni tecnici e definire i costi di questa lotta. In seguito, si deciderà ciò che la Svizzera è disposta a investire, anche se i mezzi a disposizione sono limitati, ha rilevato Maurer, precisando che "si tratta di un approccio molto pragmatico".

A livello internazionale, la Svizzera ha il vantaggio di disporre di personale ben formato, in particolare in ambito informatico. Stando a una perizia del Dipartimento federale di giustizia e polizia, il diritto elvetico consente pure di difendersi, ma non di lanciare attacchi preventivi, ha aggiunto il consigliere federale UDC.

Maurer ha rilevato come Kurt Nydegger disponga dell'esperienza necessaria per assumere il suo nuovo compito. È stato infatti per anni a capo della Divisione della guerra elettronica e della Base di aiuto alla condotta dell'esercito (BAC).

Foto Keystone

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