discesa del 7,25 % a 4487,2 punti.
Intanto gli occhi sono puntati su Washington: il presidente George W. Bush ha annunciato per domani un incontro con i ministri dei sette paesi più ricchi del mondo i quali cercheranno di mettere a punto politiche di risposta coordinate e non più limitate ai mercati finanziari ma estese anche all'economia reale. Sul listino principale a risentire maggiormente della crisi finanziaria sono i titoli assicurativi le cui perdite superano il 10 %: ultimo in classifica risulta Swiss Life Holding (-12,49 % a 124 franchi), preceduto di poco da Swiss Re (-12,46 % a 37,66 franchi). Zürich Financial Services scende dell'11,52 % a 208,9 franchi, mentre Bâloise si distacca nettamente segnando un calo del 4,80 % a 59,5 franchi.
La giornata non ha risparmiato i bancari CS Group, in netto calo del 16,19 % a 34,26 franchi, UBS in discesa dell'8,16 % a 17 franchi, mentre Julius Bär registra una flessione più contenuta: con una contrazione del 2,55 % a 42,86 franchi risulta il titolo con le minori perdite di tutte le blue chip. Quanto ai pesi massimi, la maglia nera va a Novartis che lascia sul terreno il 9,42 % a 48,1 franchi. Nestlé perde il 6,67 % a 39,46 franchi e Roche il 4,02 % a 148,2 franchi.
Fanalino di coda è Nobel Biocare con un tonfo del 26,28 % a 21,38 franchi. Il gruppo zurighese produttore di impianti dentari ha annunciato ieri sera un inaspettato calo del fatturato. Nobel Biocare prevede una contrazione delle vendite del 2,8% a 214 milioni di franchi: il calo è imputabile all'attuale situazione economica. Nella nota, inoltre la società ha precisato che sarà difficile realizzare gli obiettivi fissati per quest'anno. Gli analisti hanno reagito riducendo la loro valutazione del titolo Nobel Biocare.