Cerca e trova immobili

BRASILEBrasile al voto, Dilma favorita

05.10.14 - 18:59
Dalle 8 locali le urne si sono aperte per oltre 142 milioni di aventi diritto
Foto Keystone
Brasile al voto, Dilma favorita
Dalle 8 locali le urne si sono aperte per oltre 142 milioni di aventi diritto

BRASILIA - Brasile al voto per scegliere il suo nuovo presidente. Dalle 8 locali le urne si sono aperte per oltre 142 milioni di aventi diritto. File si sono formate sin dal mattino davanti a parecchi seggi, dove si sono registrati anche i primi arresti per violazione del divieto di propaganda elettorale (almeno 70 solo a Rio de Janeiro). Grazie alla votazione elettronica, i risultati si conosceranno poche ore dopo la chiusura del suffragio, alle 17 (le 22 svizzere).

Il capo di Stato uscente, Dilma Rousseff - che attorno alle 9 ha votato nella sua città di residenza, Porto Alegre - è in testa negli ultimi sondaggi con oltre il 40% delle intenzioni di voto, ma è molto probabile che non raggiungerà la maggioranza semplice del 50% più un voto e che quindi si vada al ballottaggio, il 26 ottobre.

 

Ci vorranno quindi altre tre settimane per sapere chi guiderà il gigante sudamericano, che cerca una nuova spinta per riemergere da un quadriennio di forte decelerazione economica.

 

A sfidare la presidente al secondo turno sarà uno tra il moderato Aecio Neves e la progressista Marina Silva, con il primo autore di un clamoroso sorpasso a danno della leader ambientalista nelle ultimissime proiezioni, dopo essere rimasto sempre staccato al terzo posto. Anche loro hanno votato nei loro Stati di origine: Aecio nella capitale di Minas Gerais, Belo Horizonte, e Marina in quella di Acre, Rio Branco.

 

Oltre al premier dovranno essere decisi anche i governatori dei 26 Stati (più il distretto federale dove ha sede la capitale, Brasilia), 513 deputati nazionali, 1.069 deputati federali e 27 senatori (un terzo del Senato).

 

Dai rilevamenti sembrano destinate a risolversi già al primo turno le elezioni dei governatori del primo e del terzo Stato più ricco e popoloso. A San Paolo (che da solo rappresenta il 33% del Pil nazionale) dovrebbe rieleggersi Geraldo Alckmin, esponente del Psdb (di destra), principale partito di opposizione al governo Rousseff. Minas dovrebbe invece essere appannaggio dell'ex ministro dell'Industria, Fernando Pimentel, candidato del partito (Pt, di sinistra) della 'presidenta'.

 

Più incerta la situazione nel secondo maggiore collegio elettorale, Rio: i sondaggi danno un vantaggio del 36% a Luiz Fernando Pezao, membro del Pmdb (partito alleato dell'esecutivo di Dilma) che è stato anche vice dell'ex governatore Sergio Cabral, criticatissimo durante le proteste popolari del 2013.

 

Nella capitale carioca è particolarmente imponente l'apparato di sicurezza: 30 mila militari. La 'Cidade Maravilhosa' nei giorni scorsi è stata infatti teatro di azioni violente promosse dai narcos per sfidare le forze dell'ordine.

 

Esercito per le strade anche in altre regioni considerate più a rischio, mentre in 16 Stati è stata imposta anche la 'Lei Seca', il divieto assoluto di vendita di alcol durante la giornata elettorale.

 

ATS

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE