Il patriarca dei caldei in Iraq ha invitato i governi di Erbil e Baghdad a discutere
BAGHDAD - Il patriarca dei caldei in Iraq Louis Raphael Sako è intervenuto nelle ultime ore nell'acceso dibattito tra governo curdo-iracheno e governo federale di Baghdad circa le ripercussioni dell'annunciato referendum per l'indipendenza del Kurdistan previsto il prossimo 25 settembre.
In un comunicato, il patriarca Sako ha invitato i governi di Erbil e Baghdad a intavolare «un dialogo dei coraggiosi» e ha messo in guardia dai rischi che la tensione possa sfociare in «conflitti armati» con la conseguenza di spingere «i cristiani fuori dall'Iraq».
«In un contesto di frammentazione sociale e declino economico, un confronto militare avrebbe delle conseguenze catastrofiche per tutti, in particolare per le minoranze che sarebbero i grandi sconfitti, dopo aver subito morte e distruzioni a causa dell'Isis».
Per Sako, «la guerra non è la risposta, ma bisogna riprendere il dialogo e la negoziazione». Dal punto di vista di «noi cristiani», si legge nel comunicato, «possiamo soltanto salvaguardare i nostri diritti e la nostra presenza nella regione del Kurdistan e a Baghdad».