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VENEZUELAOrtega Diaz è fuggita in Colombia

19.08.17 - 09:36
L’ex procuratrice generale ha chiesto asilo alle autorità locali e
Keystone
Ortega Diaz è fuggita in Colombia
L’ex procuratrice generale ha chiesto asilo alle autorità locali e

VENEZUELA

Ortega Diaz è fuggita in Colombia

L’ex procuratrice generale ha chiesto asilo alle autorità locali

CARACAS - L'ex procuratrice generale del Venezuela, Luisa Ortega Diaz, è fuggita dal suo Paese in barca ed è arrivata in Colombia, dove ha chiesto asilo alle autorità locali.

La notizia, anticipata dalla stampa di Caracas, è stata confermata dalle autorità colombiane.

Ortega Diaz ha prima raggiunto la costa caraibica del Venezuela e dalla penisola di Paraguanà ha raggiunto in barca Aruba, da dove ha preso un aereo privato che l'ha portata a Bogotà.

L'ex procuratrice è fuggita insieme al marito, il deputato chavista German Ferrer, e due suoi collaboratori della Procura, tutti ricercati dalle autorità venezuelane.

Maduro coinvolto in corruzione - L'ex Procuratrice venezuelana ha detto che dispone di «tutta l'informazione» su casi di corruzione legati alla multinazionale brasiliana Odebrecht «che coinvolgono Nicolas Maduro e il suo entourage».

In un audio inviato al vertice dei capi delle Procure dell'America Latina, apertosi oggi a Puebla (Messico), Ortega Diaz ha detto che i vertici chavisti «sono molto preoccupati, perché sanno che ho tutte le informazioni, i dettagli di ogni operazione e il nome di chi si è arricchito».

L'ex Procuratrice ha denunciato che dopo la sua destituzione da parte dell'Assemblea Costituente voluta da Maduro «è iniziata una vera e propria persecuzione sistematica contro di me». Dopo «l'occupazione militare» della sede della Procura, ha raccontato, sono arrivate le yaccuse inventate per perseguitare me, mio marito, la mia famiglia e i funzionari della Procura stessa».

Ortega Diaz ha detto che in Venezuela «le istituzioni dello Stato si sono ormai degradate e allontanate dalla legalità e si sta andando verso un governo totalitario. Voglio denunciare questa persecuzione alla comunità internazionale, perché anche il popolo venezuelano è perseguitato dalle armi, dalla fame e dalle malattie, la situazione è molto grave», ha affermato l'ex Procuratrice, che ha promesso di «continuare a lavorare per la democrazia e la libertà».

 

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