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SERBIADacic: «Brnabic ok, ma più ministeri ai socialisti»

16.06.17 - 07:43
Dacic: «Brnabic ok, ma più ministeri ai socialisti»

BELGRADO - Ivica Dacic, premier serbo ad interim e ministro degli esteri nonché leader del Partito socialista (Sps), ha detto di appoggiare la decisione del presidente Aleksandar Vucic di affidare l'incarico per il nuovo governo ad Ana Brnabic, ma ha aggiunto di aspettarsi una maggiore partecipazione dei socialisti nel nuovo esecutivo. Ciò significa, ha precisato, qualche dicastero in più per l'Sps.

Gli osservatori ritengono che Dacic otterrà quello che chiede, anche come 'ricompensa' per l'appoggio alla candidatura di Vucic alle presidenziali del 2 aprile. «Voteremo per il governo e ci aspettiamo che verrà portata avanti la politica fin qui attuata. Il nostro obiettivo è la stabilità politica e il prosieguo delle riforme», ha detto Dacic, che dovrebbe mantenere la carica di ministro degli esteri.

Per l'Ue le riforme restano un elemento chiave - «Tutte le condizioni per aderire all'Ue devono essere soddisfatte in pieno affinché il Bundestag dia il suo assenso all'ingresso della Serbia nell'Unione europea».

Lo ha detto il presidente del parlamento tedesco Norbert Lammert a conclusione della sua visita di due giorni a Belgrado. Le riforme, ha sottolineato, restano l'elemento chiave più importante per diventare membro dell'Unione. «Non solo quelle economiche ma anche quelle politiche e istituzionali. Ed è particolarmente importante che funzioni al meglio la divisione dei poteri, con un parlamento autonomo e forte e una giustizia indipendente».

La Germania, ha sottolineato Lammert, continua ad appoggiare la Serbia nel suo cammino verso la Ue, ma spetta alla Serbia attuare i cambiamenti. «Non vi è un automatismo per cui un Paese candidato entra nell'Unione. La Serbia ha ancora davanti a sé un cammino difficile in vista dell'adesione».

Tra ieri e oggi Lammert, oltre a incontrare il presidente Aleksandar Vucic, il premier ad interim e ministro degli esteri Ivica Dacic e il presidente del parlamento Maja Gojkovic, ha visto anche i leader delle maggiori forze di opposizione che hanno denunciato la deriva a loro avviso autoritaria e poco democratica di Aleksandar Vucic, premier fino a fine maggio e ora nuovo presidente.

 

 

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