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EUROPABrexit: via libera alle linee guida

27.04.17 - 15:15
Keystone
Brexit: via libera alle linee guida

BRUXELLES - Il Consiglio affari generali per la Brexit, il primo nel formato speciale a 27 che verrà convocato «ad ogni congiuntura» del negoziato con Londra, ha dato il via libera alle «linee guida» politiche che sabato saranno varate formalmente dal vertice straordinario.

«Lo spirito è stato rimarchevole, c'è stato un segnale senza precedenti di fiducia, unità e consenso tra i 27. Questa è davvero un'ottima partenza per il complesso negoziato che abbiamo davanti a noi» ha osservato il vicepremier maltese, Louis Grech, a nome della presidenza europea di turno.

A sottolineare l'unità, una battuta del primo vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ai giornalisti: "Per voi sarebbe bello se ci fossero divisioni, ma purtroppo per voi non abbiamo problemi. I 27 sono uniti". A chi chiedeva quali conseguenze potessero derivare dal voto dell'8 giugno nel Regno Unito, Timmermans ha replicato che «non cambia nulla per il negoziato della Ue».

Nella prima fase le "priorità chiave, come sottolineato da praticamente tutti gli stati membri" saranno le questioni che riguardano "i diritti dei cittadini, l'accordo finanziario e le questioni di frontiera".

«E' chiaro che la Brexit avrà impatto su molti dossier e questioni importanti, ma siamo determinati a non farci distogliere dalla nostra agenda e dagli altri dossier legislativi» dell'Unione europea ha aggiunto Grech a nome della presidenza.

Sulla questione dell'accesso al mercato unico, su cui è intervenuta anche Angela Merkel invitando Londra a «non farsi illusioni», Grech ha osservato che oggi tra i 27 è stato detto molto chiaramente che il mercato unico è indivisibile e non ci essere 'cherry picking' (scelta di solo ciò che piace da parte britannica, ndr).

Sul tema dell'accordo sugli obblighi finanziari verso il bilancio europeo che il Regno Unito dovrà rispettare, Grech ha affermato di non voler "dare dettagli", ma alcuni ministri tra cui il vicepremier slovacco Miroslav Lajcak hanno precisato: «Ci aspettiamo che il Regno Unito rispetti gli impegni verso il quadro finanziario pluriennale fino al 2020, come si è impegnato a fare».

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