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GERMANIAL'Afd elegge il duo Gauland-Weidel

23.04.17 - 14:19
Frauke Petry, che resta come presidente, aveva annunciato di non essere a disposizione come candidata
Keystone
lice Weidel (S) e Alexander Gauland
lice Weidel (S) e Alexander Gauland
L'Afd elegge il duo Gauland-Weidel
Frauke Petry, che resta come presidente, aveva annunciato di non essere a disposizione come candidata

COLONIA - Frauke Petry è stata messa nell'angolo, e da oggi il partito populista della destra tedesca Alternative fuer Deutschland sarà guidato in tandem da Alexander Gauland e Alice Weidel, che sfidano la cancelliera alle urne del 24 settembre con posizioni radicali, non negoziabili.

Il principio guida lo hanno messo nero su bianco nel loro programma: "l'islam non appartiene alla Germania", scrive questa "Alternativa", con parole letteralmente antitetiche a quelle usate da Angela Merkel.

La seconda e ultima giornata del congresso nazionale del partito a Colonia segna l'ascesa di un "uomo forte", fuoriuscito dalla Cdu, che oggi ha 76 anni, e di una consulente di impresa di 38 anni, che ha un profilo particolare nel partito della "famiglia tradizionale": è infatti lesbica, sposata con una donna, e ha due figli. Scelte personali che non ammorbidiscono affatto i toni sui punti cruciali delle battaglie di Afd, commenta Spiegel.

"Ogni turco favorevole a Erdogan va rispedito indietro, nel sistema di valori a cui questa gente appartiene", ha detto oggi senza mezzi termini la Weidel. Inoltre ha sostenuto che il "politically correct" appartenga "all'immondezzaio della storia". E non ha avuto alcun imbarazzo nel riabilitare Bjoern Hoecke, temporaneamente sospeso per le sue affermazioni sull'olocausto: "lavoreremo assieme fianco a fianco, rappresentiamo due facce del partito", ha affermato, nonostante le forti critiche che lei stessa gli aveva rivolto in passato. Si tratta del leader del gruppo locale della Turingia, che vuole "una svolta a 180 gradi nella politica della memoria in Germania", e che ha definito il monumento all'olocausto di Berlino come una "monumento della vergogna", sollevando la generale indignazione.

Anche Gauland ha saputo come prendere il suo pubblico oggi: "Siamo fieri di essere tedeschi", ha detto. "Vogliamo conservare il paese che abbiamo ereditato dalle nostre madri e dai nostri padri", ha incalzato, attaccando la politica "irresponsabile" sui migranti portata avanti da Angela Merkel. E nel programma di Afd ci sono anche l'uscita dall'euro e il ritorno al marco. Petry voleva una realpolitik per allearsi con gli altri partiti? Dopo la bocciatura clamorosa di ieri - la sua mozione non è stata messa all'ordine del giorno - Weidel ha rafforzato il messaggio: Alternativa potrà pensare a coalizioni "al più presto nel 2021".

Con Frau Petry, Gauland però ha usato toni conciliatori: è lei comunque per ora la presidente del partito, oltre che il volto più noto. "Cara Frauke, so che ieri lei ha avuto una giornata difficile. Ma abbiamo bisogno di lei in questo partito", le ha detto prendendo la parola davanti ai 600 delegati riuniti al Maritim hotel. Petry si era fatta fuori da sola, rinunciando a presentarsi come candidata, in parte per gli scontri con la frangia più fondamentalista che oggi sta prevalendo, in parte perché in avanzata gravidanza (è in attesa del quinto figlio).

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